Rischio nucleare e guida dell'Oms, l'esperto: ecco gli errori da evitare

Miani (Sima): l'Organizzazione mondiale della Sanità ha il dovere di diramare ai governi questi avvertimenti. Ma la corsa alle scorte è del tutto inutile

Roma, 28 gennaio 2023 - Rischio nucleare e nuova guida dell'OmsL'Organizzazione mondiale della sanità ha aggiornato l'elenco di medicinali da accumulare per "emergenze radiologiche o nucleari", poche ore dopo che la Ue aveva rilanciato l'allarme sulla Russia, "in guerra con l'Occidente". Che cosa sta succedendo? Lo abbiamo chiesto al presidente della Sima (Società italiana di medicina ambientale), Alessandro Miani.

Pillole di iodio, cosa c'è da sapere
Pillole di iodio, cosa c'è da sapere

"Rischio nucleare, perché l'Oms ha aggiornato la guida"

Chiarisce il professor Miani: "L'Organizzazione Mondiale della sanità è tenuta a dare tutte le indicazioni sempre, a prescindere dal livello di rischio reale. Ma da qui a dire che ci sia un allarme nucleare ce ne passa parecchio". Questo elenco di medicinali aggiornato non rischia invece di trasmettere preoccupazione? "No - corregge Miani -. L’Oms è un’istituzione, in questo caso il contenuto dovrebbe essere di interesse esclusivo degli Stati, dei governi e dei centri di ricerca".

Che cosa dobbiamo fare?

Ma qual è allora il consiglio? Intanto quello di "rimanere concentrati sulle emergenze dichiarate dai singoli governi, in Italia siamo in ottime mani, a partire dal ministero e dall'Iss, l'istituto superiore di sanità. Il ragionamento vale anche se pensiamo alla nostra competenza sul nucleare. Che naturalmente vuol dire anche competenza sulla prevenzione del rischio". 

"Pillole di iodio e altro, evitare scorte"

Il presidente della Sima ripete le raccomandazioni già diffuse a suo tempo da Fnomceo, la federazione degli ordini dei medici. "Non ha senso che i cittadini si mettano a fare scorte". Vale anche per le pillole di iodio che l'anno scorso a marzo, poco dopo l'invasione russa dell'Ucraina, divennero introvabili (ad esempio in Belgio). "Qui si parla di governi - insiste Miani -. Anche in Italia ci sono enti nazionali preposti che sono assolutamente attenti e collegati ai vari ministeri competenti, sempre aggiornati sull’evolversi di questa situazione di guerra in Ucraina. Se anche solo dovesse esserci un lontano dubbio che sia necessario fare prevenzione, si metterebbe subito in allerta il meccanismo".

Pillole di iodio, a questo link le spiegazioni di Fnomceo