Torino, incendiato ripetitore. "Fuori Cospito dal 41 bis"

La scritta tracciata con vernice viola. Il gesto è con ogni probabilità di matrice anarchica. Oggi ultimo giorno di una 'chiamata internazionale all'azione' lanciata nelle scorse settimane via web dalla galassia anarchica

Torino, il ripetitore incendiato e la scritta (Ansa)

Torino, il ripetitore incendiato e la scritta (Ansa)

Torino, 28 gennaio 2023 - Alcuni cavi di un ripetitore di telefonia mobile sono stati incendiati la notte scorsa sulla collina di Torino. Il gesto è con ogni probabilità di matrice anarchica: sul posto è stata trovata dai carabinieri la scritta "Fuori Cospito dal 41 bis". Sempre la notte scorsa violenze e atti vandalici sono stati compiuti a Barcellona e Berlino, contro sedi e mezzi del servizio diplomatico italiano. Una parete dell'ingresso del Consolato generale a Barcellona è stata imbrattata con scritte "Libertat Cospido", "Amnistia totale" e "Stato italiano omicida"

Ripetitore incendiato a Torino: cosa è successo

Le fiamme hanno danneggiato alcuni cavi di un traliccio chiamato 'Torre Bert' in strada antica di Revigliasco. La struttura è utilizzata come ponte ripetitore da Wind, Croce Verde Torino e numerose altre società, che hanno registrato dei disservizi. La scritta è stata tracciata con vernice viola. Del caso si occupano i carabinieri del nucleo informativo, della sezione investigazioni scientifiche e della stazione Barriera Piacenza.

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Anarchici: la chiamata internazionale all'azione

Oggi è l'ultimo giorno di una 'chiamata internazionale all'azione' lanciata nelle scorse settimane via web sui siti riconducibili alla galassia anarchica per ribadire la solidarietà ad Alfredo Cospito, l'anarchico torinese che sta conducendo uno sciopero della fame per protestare contro il regime di 41 bis cui è sottoposto in carcere.

La campagna, nelle intenzioni dei proponenti, doveva durare dal 22 al 28 gennaio. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, l'annuncio era stato dato la prima volta in un documento in spagnolo. Sui siti di area, finora, sono comparsi messaggi con la rivendicazione, per il periodo di riferimento, di 'attacchi' compiuti a Roma, Milano, Buenos Aires a partire dal 22 gennaio.