Giovedì 18 Aprile 2024

Riparte il corso per diventare esorcista. Non solo sacerdoti, boom di iscritti laici

Vaticano, il coordinatore avverte: "Non c’è posto per santoni e mitomani"

Una scena del film 'L’Esorcista'

Una scena del film 'L’Esorcista'

Torna in presenza il corso 'Esorcismo e la Preghiera di Liberazione' dell’istituto 'Sacerdos' dell’Ateneo pontificio Regina Apostolorum e l’iniziativa dell’università romana, nata allo scopo di fornire una adeguata "preparazione" al rito esorcistico, registra un boom di iscrizioni di partecipanti laici. Non solo quindi sacerdoti, gli unici autorizzati dalla Chiesa a praticare il rito della "liberazione" dietro mandato del vescovo, ma stando al numero di iscritti presentatisi ieri ai nastri di partenza, un piccolo esercito di fedeli laici. "Circa la metà del centinaio di iscritti – ha spiegato il coordinatore del corso, padre Luis Ramirez – sono laici".

"Si sono avvicinati anche molti individui strani", ammette padre Pedro Barrajon, rettore della collegata Università europea di Roma, "proprio per questo richiediamo comunque nella formulazione della domanda di allegare una raccomandazione del proprio parroco o vescovo". Insomma, una sorta di "fuoco di sbarramento" verso mitomani e santoni. D'altronde il corso, giunto alla 15esima edizione, è nato con il fine di mettere ordine al fai da te proliferante nel 'settore'.

Le novità principali di quest'anno consistono nell'indagine di un nuovo fenomeno, "presente soprattutto in America Latina", quello delle "costellazioni familiari" e nei più ampi focus sulle più accreditate preghiere di guarigione con una lezione tenuta da una figura emergente del panorama dell'esorcismo, il sacerdote francese don Olivier Rolland

Interessanti i dati parziali della prima ricerca sistematica e accademica sul fenomeno esorcistico, portata avanti dallo stesso ateneo, che ha rilevato l'inedito dato per cui su 226 diocesi italiane, 160 hanno confermato la presenza di uno o più esorcisti.