Medolla, 16 gennaio - Un unico taglio del nastro, davanti al capannone di seimila metri quadri, del costo di 3 milioni e 800 mila euro, ma cinque distinte benedizioni. A quasi tre anni dalle drammatiche scosse di maggio 2012, cinque officine meccaniche, la Torneria GS, la Meccanica Bernardi, l’Officina Paini, la Meccanica Bergamini, Bordline, sono tornate a casa. Negli stessi spazi, riedificati. Per i cinque imprenditori che hanno visto crollare, il 20 e il 29 maggio, il lavoro di una vita, è stato come rinascere. Dopo il crollo e le lacrime, la decisione di ricominciare e la delocalizzazione che, per alcuni di loro ha significato anche il dramma alluvione, il grande cammino per la ricostruzione, sigillato oggi pomeriggio. Presenti il sindaco di Medolla, Filippo Molinari, il vescovo di Carpi, Francesco Cavina, l’ex presidente della Regione, Vasco Errani, l’assessore alla Ricostruzione Palma Costi, il senatore Stefano Vaccari. Tutti ne hanno fatto una bandiera di orgoglio, «perché – ha detto a nome dei colleghi l’imprenditore Luciano Galavotti – se oggi abbiamo raggiunto questo risultato è merito di un lavoro di squadra, di unione tra le istituzioni e i cittadini, di una comunità che rimanendo unita è riuscita a vincere il terremoto».
CronacaRinascere dopo il sisma: a Medolla tornano a casa cinque officine meccaniche