Mercoledì 24 Aprile 2024

Rimbalzo contagi, cresce il tasso di positività Arcuri assicura: a gennaio si parte coi vaccini

Esercito in campo per la distribuzione. Il commissario: "1,7 milioni di dosi, prima anziani e sanitari. Rallenta la curva dei nuovi positivi"

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di Alessandro Malpelo

"Coronavirus, all’inizio dell’anno arriveranno in Italia le prime dosi di vaccino pronto da somministrare", annuncia il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri. Si intravede uno spiraglio di luce in fondo al tunnel, ma le statistiche, implacabili, registrano al momento un altro balzo nel numero dei contagi: 37.978 nelle ultime 24 ore, con 234.672 tamponi effettuati e 636 decessi. Era dal 6 aprile scorso che non si registrava un numero così elevato di vittime, anche allora furono 636. L’indice tra casi clinici positivi e soggetti testati è salito a 16,1% dal 14,6% di ieri, segno che non abbiamo ancora raggiunto il picco.

Secondo dati del ministero i degenti in terapia intensiva sono aumentati (+89) per un totale di 3.170. Sotto pressione in particolare la Lombardia, la regione con il maggiore aumento di nuovi casi nelle ultime 24 ore (9.291 secondo l’ultimo bollettino). Seguono il Piemonte (4.787), la Campania (4.065), il Veneto (3.564), il Lazio (2.686), l’Emilia Romagna (2.402) e la Toscana (1.932). Negli ospedali, rileva il monitoraggio di Agenas, Agenzia per i servizi sanitari regionali, i pazienti Covid occupano il 53% dei posti letto (in 12 regioni siamo sopra la soglia critica) e il 34% delle postazioni di terapia intensiva. Mentre il virus Sars-Cov-2 continua a seminare lutti e sofferenze, un segnale confortante arriva dalla ricerca farmaceutica: "Confidiamo di poter iniziare le prime vaccinazioni alla fine di gennaio – ha dichiarato il commissario Domenico Arcuri facendo il punto sulle attività di contrasto all’epidemia – circa un milione e 700mila persone saranno messe in condizioni di proteggersi".

A chi sarà data la precedenza? "Gli italiani verranno vaccinati in funzione della loro vulnerabilità e della loro potenziale esposizione al virus – ha spiegato il commissario – quindi gli operatori sanitari e chi lavora in ospedali, saranno tra i primi ai quali somministrare i vaccini, così come le persone più anziane e che sono più fragili, dovranno precedere quelle più giovani".

Nessuno resterà indietro, la distribuzione non avverrà su scala regionale, perché il governo intende centralizzare il processo di distribuzione delle dosi da somministrare, individuando le categorie per le quali la profilassi anti-Covid sarà considerata prioritaria, come il personale dei servizi di pubblica utilità. È molto probabile che sarà messo in campo anche l’esercito.

"Quando avremo ottenuto una quantità di vaccini sufficienti per tutti potremo iniziare ad anticipare le mosse del virus – ha affermato ancora il commissario Arcuri – e questo non è un miraggio. La curva si sta raffreddando, ma non bisogna abbassare la guardia".

Sotto il profilo della diffusione dei contagi, ci sono regioni dove si avvertono i primi segni di raffreddamento dell’epidemia, e altre dove la situazione resta critica e bisogna intervenire ancora per contribuire a raffreddare la crescita dei focolai. Prova ne sia il fatto che il totale dei casi individuati da inizio epidemia è salito a 1.066.401, mentre i morti sono ora 43.589.