Mercoledì 24 Aprile 2024

Rigopiano, perse il figlio: "Io fui condannato per i fiori. Loro la fanno franca"

L’ira di Alessio Feniello: questa sentenza spinge a farsi giustizia da soli. L'appello? Temo non serva a nulla

Pescara, 24 febbraio 2023 - Il volto stravolto da un’espressione di rabbia e dolore. È una furia Alessio Feniello, per la cronaca il primo condannato di Rigopiano, già processato (poi assolto) per un mazzo di fiori portato sulle rovine dell’hotel dove è morto il figlio Stefano. "Perché ha assolto tutti?", ha gridato in aula al giudice. Ora, fuori, tra le famiglie che si disperano, è come svuotato.

Rigopiano dopo la sentenza: per la protesta in aula i parenti rischiano fino a 5 anni

Feniello grida tutta la sua rabbia per la sentenza sulla tragedia di Rigopiano (Ansa)
Feniello grida tutta la sua rabbia per la sentenza sulla tragedia di Rigopiano (Ansa)

Rigopiano, sentenza: 5 condanne. L'ira dei parenti. Procura: "Escluso il disastro colposo"

Si aspettava che il giudice le rispondesse?

"Sì, doveva farlo. Invece mi ha guardato senza dire nulla".

Suo figlio Stefano il giorno prima della valanga aveva festeggiato nel resort i 28 anni, era con la fidanzata Francesca Bronzi, che si è salvata. Oggi cosa vorrebbe dirgli?

"Stasera a casa guarderò la sua foto, come faccio sempre. E gli chiederò scusa, gli dirò che ce l’ho messa tutta ma ho perso. Chiedo perdono a lui e alle altre 28 vittime. Il sistema è stato più forte".

Pensava a una conclusione diversa?

"Sì, i pm hanno fatto un grande lavoro, avevo speranza. Ma da oggi per me la giustizia non esiste più. Questa sentenza dice chiaramente agli italiani: noi abbiamo le mani legate, vi dovete fare giustizia da soli".

Lei è stato il primo condannato di Rigopiano per aver violato i sigilli delle rovine.

"Sì, per un mazzo di fiori mi avevano condannato a 3 mesi. Ma quelli che hanno fatto morire 29 persone sono stati assolti".

Si prospetta l’appello.

"Ma dopo una sentenza del genere l’appello a cosa serve? Dopo sei anni di lavoro della procura? Secondo me non serve a niente". L’avvocato che l’assiste, Camillo Graziano, invece osserva: "Questa sentenza ci dice che le persone sono morte per colpa della valanga. Per questo si adatta perfettamente a essere ribaltata. E la procura ha già annunciato che farà appello".

Signor Feniello, lei pensava a una conclusione diversa?

"Sì, e questa mattina l’avevo ripetuto a tante persone. Seguendo il lavoro dei pubblici ministeri avevo riacquistato fiducia nella magistratura. Ma dopo una sentenza del genere quale fiducia posso più avere, a 61 anni?".

Lei ha chiesto: chi ha ucciso mio figlio?

"Mi devono rispondere, chi l’ha ammazzato? L’ho chiesto al giudice, mi dici come hai fatto ad assolverli tutti?".