Giovedì 18 Aprile 2024

Riformare la giustizia è la priorità

Bruno

Vespa

Persone che quel livello salariale non hanno mai raggiunto in vita loro e difficilmente vedranno in futuro. La seconda è la rivolta interpartitica di peones che da anni contano meno di partiti che contano sempre meno. L’emergenza è la madre di decreti legge e di provvedimenti d’urgenza che richiedono ai parlamentari null’altro che di schiacciare un bottone. Mattarella ha raccomandato di coniugare velocità con approfondimento. Triplo salto mortale con le doppie letture e quant’altro. Speriamo bene. La dignità della Giustizia è stato il tema più applaudito e sorprendente. Da Mani pulite in poi, cioè da trent’anni, il potere dei magistrati è superiore a quello di qualunque altra autorità costituzionale. Con un provvedimento, molto spesso riformato in appello o in Cassazione, possono distruggere persone, paralizzare imprese, sconvolgere mercati. E se sbagliano, la loro carriera non subirà il minimo intralcio. "I cittadini non devono avvertire il timore di decisioni arbitrarie o imprevedibili che incidono sulla vita delle persone, in contrasto con la doverosa certezza del diritto".

C’è da chiedersi perché il presidente della Repubblica non abbia pronunciato queste e altre durissime parole nei primi sette anni del suo mandato e perché non abbia sollecitato lo scioglimento del Csm dopo lo scandalo del mercato delle carriere denunciato dal caso Palamara. Dobbiamo ringraziarlo per averlo fatto oggi, sollecitando l’immediata riforma della giustizia. Bastano pochi punti. Il più importante è un sistema elettorale del Csm che renda impossibile il mercato delle carriere. Il secondo è che gli avanzamenti di un magistrato vengano commisurati al numero di provvedimenti non riformati. Il terzo è impedire il giudizio preventivo fatto grazie alla fuga pilotata di notizie e di intercettazioni. Il capo dello Stato può esercitare una formidabile ‘moral suasion’ perché ciò avvenga. E se Mattarella riuscirà a realizzare anche metà di quel che ha sollecitato nel suo discorso, saranno ben spesi 14 anni di una monarchia repubblicana.