Lunedì 19 Maggio 2025
ANTONIO LECCI
Cronaca

Rifiutò le nozze combinate. Funerale di Saman il 26 marzo. Cerimonia privata al cimitero

La 18enne sparì a Novellara nel 2021, uccisa dai parenti. La sindaca: un evento pubblico si farà

Rifiutò le nozze combinate. Funerale di Saman il 26 marzo. Cerimonia privata al cimitero

Sono stati fissati per martedì 26 marzo, al cimitero di Novellara, i funerali di Saman Abbas, la ragazza pakistana uccisa tre anni fa dai familiari, a soli 18 anni di età, per essersi ribellata a un matrimonio combinato con un cugino connazionale. È stato confermato che la cerimonia si svolgerà in forma strettamente privata, nel cimitero chiuso al pubblico. "Per rispettare la richiesta del fratello Ali Heider, e soprattutto per motivi legali alla sua tutela – spiega la sindaca Elena Carletti – la breve cerimonia non sarà aperta al pubblico. Gli aspetti organizzativi saranno valutati la prossima settimana dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Maria Rita Cocciufa".

Poco prima della cerimonia il cimitero sarà chiuso al pubblico e dovrebbe essere riaperto solo il mattino successivo, dando così tempo e modo agli operatori incaricati di completare l’allestimento della tomba, in modo definitivo. Ma non sarà solo una cerimonia privata. Per il 26 marzo il Comune di Novellara proclamerà il lutto cittadino. "Abbiamo proposto un minuto di silenzio in tutte le scuole, oltre alle bandiere a mezz’asta davanti agli edifici pubblici. È importante coinvolgere anche i giovani studenti. Saman è nostra concittadina onoraria", annuncia il sindaco Carletti. Che aggiunge: "Stiamo anche pensando alle modalità di una cerimonia che, separata dal funerale, possa coinvolgere tutti i cittadini che desiderano portare un ultimo saluto a Saman".

Non è casuale neppure la localizzazione della tomba: "I resti di Saman riposeranno in un luogo del cimitero a noi particolarmente caro, tra l’area dei bambini e quella che accoglie le spoglie di Augusto Daolio, all’ingresso del camposanto".

Inoltre, viene annunciato il progetto ’Siamo tutte/tutti coinvolti?’ con 25 ore di formazione contro la violenza in contesti interculturali, matrimoni forzati, combinati o precoci: "Sarà rivolto a operatori socio-sanitari e scolastici, al personale delle forze dell’ordine, del terzo settore e dei Comuni reggiani. Si vogliono offrire competenze e strumenti concreti – dice la Carletti – a chi si trova per affrontare questo tipo di situazioni". Il corso – il primo promosso con risorse del Fondo Saman – si avvarrà delle competenze di operatrici di centri antiviolenza, di formatrici esperte su questi temi, di avvocati che si occupano di violenza e di migrazioni.