Giovedì 18 Aprile 2024

Ricoverato al Gemelli Il Papa colpito da bronchite I medici: sta migliorando Il piano per i riti di Pasqua

L’infezione respiratoria causata da un virus: cautela sui tempi delle dimissioni dall’ospedale. Il Vaticano predispone un protocollo per le celebrazioni: cardinali precettati per sostituirlo.

Ricoverato al Gemelli  Il Papa colpito da bronchite  I medici: sta migliorando  Il piano per i riti di Pasqua

Ricoverato al Gemelli Il Papa colpito da bronchite I medici: sta migliorando Il piano per i riti di Pasqua

di Nina Fabrizio

CITTà DEL VATICANO

"Nell’ambito di controlli clinici programmati al Santo Padre è stata riscontrata una bronchite su base infettiva che ha richiesto la somministrazione di una terapia antibiotica su base infusionale che ha prodotto gli effetti attesi con un netto miglioramento dello stato di salute. Sulla base del prevedibile decorso il Santo Padre potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni".

Sono passate le 20 di ieri, quando dalla sala stampa vaticana arriva finalmente l’ultimo bollettino della giornata per informare sulle condizioni di salute di papa Francesco, ricoverato da mercoledì pomeriggio al policlinico Gemelli dopo un malore. Flebo con antibiotici dunque per Bergoglio e per la sua "infezione alle vie respiratorie" che il Vaticano insiste essere stata riscontrata nell’ambito di controlli già programmati anche se la versione non convince quanti hanno appreso, invece, di una specie di ’collasso’ accusato da Francesco dopo l’udienza generale in piazza San Pietro, appuntamento in cui era apparso affaticato ma comunque operativo. La giornata di degenza, al decimo piano del nosocomio romano, nello speciale appartamento tutto bianco dei Papi, lo stesso predisposto per Giovanni Paolo II, è trascorsa comunque piuttosto tranquilla. Al mattino una colazione leggera, la lettura dei giornali, la messa nella cappellina in cui ha ricevuto anche l’ostia consacrata. Al pomeriggio, addirittura, Bergoglio si è dedicato “al riposo, alla preghiera e ad alcune incombenze di lavoro".

Resta un giallo se abbia avuto la febbre. In ogni caso, il quadro fornito è tutto teso a rassicurare, con tutta probabilità anche perché per tutto il pomeriggio si sono rincorsi allarmismi dopo la notizia trapelata che il Vaticano ha già predisposto un piano per le celebrazioni della Settimana Santa (di fatto aperte già da questa domenica con la celebrazione delle Palme) che contempla anche una ipotetica assenza dello stesso Pontefice.

A tenere i riti, infatti, saranno ogni giorno un cardinale diverso: alle Palme l’argentino Leonardo Sandri, vice decano del Collegio cardinalizio; il Giovedì Santo caratterizzato dalle due messe ‘clou’ del Crisma e quella in Coena Domini, sono stati ’precettati’ il vicario di Roma Angelo De Donatis e l’arciprete della basilica di San Pietro, Mauro Gambetti. Per la solennità della domenica di Pasqua è pronto invece il decano del Sacro Collegio, il cardinale Giovan Battista Re.

Questo ‘schema’ non esclude che il Papa, se ristabilito, presieda, come in effetti viene fatto già da più di un anno, da quando cioè Francesco ha cominciato a subire forti limitazioni nei movimenti a causa della sua ormai arcinota gonartrosi. Ma, allo stesso tempo, è una sorta di protocollo-salvagente anche se il Papa non ce la dovesse fare e

rimanesse al Gemelli o in assoluto riposo a Casa Santa Marta. Di sicuro, la sua agenda è messa totalmente a soqquadro dal ricovero non previsto.

Non solo sono saltati gli appuntamenti in Vaticano di questi giorni ma Bergoglio rischia di mancare anche la celebrazione della Lavanda dei piedi giovedì prossimo fuori delle mura leonine, secondo indiscrezioni programmata con i detenuti del carcere romano di Regina Coeli. Intanto in Vaticano, il clima rimane di attesa, di sospensione, anche di sbigottimento per la riservatezza estrema che Francesco impone a tutto ciò che riguarda

la sua persona. Al Gemelli c’è lo staff della sicurezza, ci sono i suoi due affezionati infermieri personali, in primis Massimiliano Strappetti che lo consiglia in tutto, ma praticamente nulla più. Nemmeno i fidatissimi del suo supposto cerchio magico.