Martedì 16 Aprile 2024

Mangia per la prima volta all'età di tre anni. Ricostruito l'esofago a una bambina

L'eccezionale operazione chirurgica all'ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino.

Una immagine dell'ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino

Una immagine dell'ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino.

Torino, 8 gennaio 2019  - All'età di tre anni può mangiare per la prima volta grazie alla ricostruzione dell'esofago. La piccola, affetta da Atresia esofagea di tipo I, una malformazione congenita per cui era nata senza un tratto di esofago, è stata operata con con successo all'ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino. 

La bambina, che era alimentata con un sondino introdotto nello stomaco e con una cannula in vena, ora con il 'nuovo' esofago potrà recuperare l'uso della bocca per alimentarsi autonomamente. La piccola era stata operata a due mesi di vita a Milano, ma aveva avuto una complicanza che ne ha determinato l'instaurarsi di una stenosi esofagea, cioè un restringimento cicatriziale della zona. L'assenza di una normale alimentazione per bocca inoltre ha procurato problemi di crescita alla bambina. 

Quando la bambina è stata presa in carico dall'ospedale Infantile Regina Margherita, inizialmente è stata alimentata con un sondino introdotto attraverso la parete addominale nel suo stomaco. Dopo si è passati a una nutrizione esclusiva per via parenterale, attraverso una cannula inserita in una grossa vena. 

Purtroppo per la piccola non sono mancati neanche i problemi legati alla famiglia, che nel frattempo si era trasferita in Francia per seguire un'altra figlia ammalata. Da qui la decisione di affidare la bambina a una famiglia di Torino per consentirle di continuare le cure. 

Un mese fa le decisione di cercare di riportare la giovane a una vita normale con la possibilità di alimentarsi per bocca come tutti i bambini. Il team di Chirurgia pediatrica, diretta da Fabrizio Gennari, in collaborazione con Renato Romagnoli, direttore della Chirurgia universitaria 2 e Centro Trapianti di fegato dell'ospedale Molinette di Torino, e con Dario Reggio del Servizio di Endoscopia Interventistica della Città della Salute di Torino, è intervenuto.

L'operazione chirurgica non ha seguito la normale procedura, che in casi simili rende necessario la sostituzione dell'intero esofago utilizzando una parte dello stomaco o di intestino. Ma, nostante la complessità dovuta alle conseguenze dell'intervento precedente, i chirurghi sono riusciti ad asportare il tratto cicatriziale e a ricostruire un normale esofago utilizzando esclusivamente tessuto esofageo. 

Il decorso postoperatorio è durato più di un mese e ora la bambina si trova nel reparto di degenza ad Alta Intensità della Chirurgia pediatrica, dove sta progressivamente recuperando l'uso della bocca per alimentarsi. Presto potrà tornare nella sua famiglia naturale.