Riapertura spiagge: prime ipotesi. Ma è scontro sulle isole Covid free

Il ministro Garavaglia punta a un via libera "a maggio, seppur con protocolli rafforzati". Bonaccini: "No a località turistiche privilegiate". Fedriga: date certe per le riaperture e regole uguali per tutti. "Scollamento tra fetta di popolazione e istituzioni"

Una spiaggia romagnola (Dire)

Una spiaggia romagnola (Dire)

Roma, 12 aprile 2021 - Sulle riaperture, tema bollente di questi giorni, si fa largo il nodo turismo, con i riflettori già puntati sulle spiagge. E non è tanto la possibile data per il via libera a far discutere, quanto l'ipotesi di isole "Covid free". A tracciare la rotta il ministro per il Turismo Massimo Garavaglia che punta a dare il semaforo verde ''a maggio, almeno per le spiagge, con protocolli rafforzati all'inizio''. Lo dice in un'intervista a La Stampa, dove spiega che "la cosa più importante è dare una prospettiva".

Una scadenza, quasi simbolica, per la ripartenza del turismo c'è già. "Abbiamo detto il 2 giugno per fare un po' come la Francia con il 14 luglio. Ci auguriamo che sia il 2 giugno, la nostra festa", le parole del ministro.  Anche se "ovvio che sarei più contento se le spiagge, come l'anno scorso, aprissero a metà maggio".

La settimana scorsa Garavaglia aveva proposto di creare corridoi preferenziali per le isole. "La Grecia - affermava il titolare del Turismo - ha tante piccole isole e per quello si sta muovendo in quella direzione, noi potremmo farlo. Il punto è creare meccanismi per cui sia semplice circolare".

Ma oggi arriva lo stop del governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. "Mi auguro che Garavaglia rigetti immediatamente la proposta di 'isole covid free'", scrive in un post su Facebook. "Non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre", la linea del presidente dell'Emilia-Romagna. 

Fedriga

Interviene anche Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia e Giulia e neoletto presidente della Conferenza delle Regioni, proprio al posto di Bonaccini. "Servono regole uguali in tutto il Paese", il suo appello a RaiNews 24.  "Dobbiamo dimostrare a tutti i cittadini di questo Paese che c'è equità", aggiunge. Fedriga invoca "regole ferree" che portino il prima possibile alle riaperture. Meglio norme stringenti che "divieti non rispettati". In tal senso, le Regioni stanno lavorando a diverse linee guida da sottoporre all'esecutivo.

Il pressing è incessante, il governatore friulano invia un messaggio diretto al governo Draghi:  "Se nei prossimi giorni si fa un piano di riapertura di alcune attività, credo sia la strada corretta ". Ma "se si vuole tenere blindato tutto per un altro mese si rischia di perdere la battaglia contro il virus". Fedriga sottolinea che "per le riaperture servono date certe". 

Secondo il presidente della Conferenza Stato Regioni, "le istituzioni devono muoversi insieme con i cittadini, oggi c'è uno scollamento tra una fetta importante della popolazione e le istituzioni".