Mercoledì 24 Aprile 2024

Riace, Viminale: "Trasferimento migranti non obbligatorio". Anpi a M5S: "Fermi Salvini"

Fonti del ministero: i richiedenti asilo si sposteranno solo su base volontaria. Il vicepremier su Twitter contro il Pd

Riace è considerato da molti modello di accoglienza e integrazione (Ansa)

Riace è considerato da molti modello di accoglienza e integrazione (Ansa)

Roma, 14 ottobre 2018 - Parziale retromarcia del Viminale su Riace: dopo aver disposto con una circolare il trasferimento dei richiedenti asilo ospitati nel comune calabrese, oggi il ministero dell'Interno fa sapere tramite fonti che "non ci sarà alcun trasferimento obbligatorio: i migranti si muoveranno solo su base volontaria. È questo il meccanismo che scatta quando un progetto Sprar deve chiudere, perché finisce oppure perché viene revocato". 

LA RABBIA DEI MIGRANTI - Le precisazioni arrivano dopo che gli immigrati che vivono a Riace hanno manifestato rabbia per la decisione del governo. "Non vogliamo andare via da Riace. Qui c'é la nostra nuova vita", hanno detto i migranti al sindaco, Domenico Lucano, andando a trovarlo nella casa in cui dal 2 ottobre si trova ai domiciliari. Parlando con l'agenzia Agi, Lucano dice che "le persone non sono merci che vengono trasferite dalla sera alla mattina". E continua: "Non sono sicuro che questo possa accadere, perché c'è da tenere conto che ci sono i bambini che vanno a cuola, le famiglie. E comunque quello che è accaduto è una grande amarezza". Intanto Salvini, dopo le critiche, contrattacca su twitter: "Ma quelli del Pd che parlano di 'deportazioni', sanno che l'indagine sulle gravi irregolarità di Riace erano state avviate da Minniti, mio predecessore al Viminale e oggi possibile segretario del loro partito?".

APPELLO ANPI A M5S - Sulla vicenda si mobilita l'Anpi che lancia un appello al Movimento 5 Stelle: "Non girate lo sguardo da un'altra parte. Fermate Salvini. Almeno per decenza, in una terra bella e difficile come la Calabria, ricordategli che è utile perseguire mafia e 'ndrangheta. Non un uomo onesto come Mimmo Lucano". Così Carla Nespolo, presidente dell'Associazione nazionale partigiani chiede a Luigi Di Maio e agli eletti pentastellati di far sentire la propria voce sulla circolare con cui il Viminale ha disposto il trasferimento dei migranti accolti a Riace. "Con l'ipotizzato spostamento di 200 migranti, il ministro dell'interno Salvini consuma un ulteriore atto di violenza e vendetta nei confronti dell'esperienza di riuscita ed esemplare integrazione, attuata nel Comune di Riace - afferma Nespoli -. L'intenzione, dopo l'assurdo arresto del Sindaco, è quella di mettere la parola fine a questa esperienza. L'indignazione è grande, ma dobbiamo prima di tutto chiederci: perché questo avviene? Perché il ministro dell'Interno, o riesce a cancellare Riace o la sua teoria immigrazione=delinquenza viene smentita. Ma il ministro Salvini dimentica una cosa: Riace c'è già stata. È un modello di cui parla tutta Europa. Riace dimostra che non solo l'integrazione è possibile, ma benefica. Se un piccolo borgo spopolato ha potuto riprendere mestieri, scuole e lavoro, proprio grazie alle nuove energie dei migranti, Riace ha già vinto". E conclude: "Uniamo la nostra indignazione a quelle di tutti i democratici ed esprimiamo la nostra fraterna solidarietà e vicinanza a Mimmo Lucano e alla sua giunta".