Giovedì 18 Aprile 2024

Revisione auto più cara. In manovra mance e bonus

La tariffa sale di 10 euro. Ed è solito assalto alla diligenza della legge di Bilancio. Critici i tecnici del Parlamento: ammasso di misure senza disegno generale

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L’ultima novità della manovra, nella versione uscita dalla Commissione Bilancio, riguarda l’aumento di 9,95 euro della pratica di revisione auto. Un incremento, però, con bonus incorporato: è previsto uno sconto "veicoli sicuri" di pari importo, che copre il costo della prima operazione se verrà fatta entro 3 anni, ma varrà una sola volta e per un solo veicolo in famiglia.

Eppure, la cifra della legge di Bilancio dell’anno del Coronavirus è il ritorno dell’assalto alla diligenza di maggioranza e opposizione, con un carico di qualche centinaio di micro-norme per finanziamenti sotto i 5 milioni di euro, sotto i 100mila euro in molteplici casi. Il conto finale delle mance e delle mancette, però, è tutt’altro che trascurabile: mai come in questa sessione i deputati hanno potuto fare affidamento su almeno 3-4 miliardi di euro per le modifiche al pacchetto di finanza pubblica varato dal governo. Tanto che l’Ufficio parlamentare di Bilancio, nel suo rapporto annuale, dà un duro giudizio della manovra, definendola come "un coacervo di misure indirizzate a diverse finalità condivisibili, ma senza un sottostante disegno di politica di bilancio ben delineato".

A far man bassa di misure localistiche o per ambiti limitati sono stati tutti i partiti, da Forza Italia, in prima linea, al Pd, dai 5 Stelle alla Lega. Le centinaia di micro-interventi sono passate largamente con consenso bipartisan. Il che non toglie che le oltre 300 correzioni al testo del governo vengano poi tutte ratificate dal voto dell’aula, in programma da oggi. Nel caleidoscopio degli emendamenti approvati in commissione troviamo di tutto: dal bonus da mille euro per sostituire i sanitari nelle proprie abitazioni con dispositivi anti-spreco; dallo smartphone gratis per i redditi bassi al credito di imposta per i cuochi professionisti ai 100mila euro per un master in medicina termale; dai tre milioni per le imprese di Albiano ai 4 milioni per le celebrazioni degli 800 anni dei presepi; dai 10 milioni per il sostegno alla filiera dei suini ai 2 milioni per le cargo bike.

Nel caravanserraglio delle novità, anche soldi per i boschi urbani, la formazione turistica esperienziale, il finanziamento per il training sui cadaveri e per un master in medicina clinica termale.

E non è finita. Passando al setaccio le norme approvate, scopriamo che sono stati destinati cinque milioni al consorzio universitario Cursa per processi di digitalizzazione delle imprese, mentre un milione e mezzo servirà per organizzare gare ciclistiche, atletiche e automobilistiche. Quattro milioni vanno alla Federazione italiana nuoto, 15 ai collegi universitari, 15 al bonus occhiali e 15 all’Unione industriale biellese per sostenere il comparto tessile. E non si contano gli stanziamenti per aumentare stipendi e benefit per prefetti, direttori di ragioneria, militari e via di seguito.

Ma se i parlamentari azzurri cantano vittoria per il bottino portato a casa, non da meno è il leader della Lega, Matteo Salvini, che esulta per i "10 miliardi ottenuti", a partire dai tre per la decontribuzione a favore di partite Iva e autonomi firmata Garavaglia (e sostenuta da tutti i gruppi), anche per il taglio dell’Iva sul cibo di asporto e l’aumento del bonus mobili da diecimila a sedicimila euro. Di tutto, di più, insomma, al gran bazar della manovra 2021.