Mercoledì 24 Aprile 2024

Retromarcia su voli, treni e traghetti Green pass soltanto da settembre

Domani la cabina di regia e il Consiglio dei ministri. Muro della Lega sul certificato per i trasporti

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In attesa della cabina di regia e del Consiglio dei ministri, che sono previsti domani, allo studio del governo ci sarebbero le nuove misure per la scuola e i trasporti mentre, almeno per ora, non si discuteranno le norme sul certificato verde nei luoghi di lavoro e resta un rebus l’ipotesi di carta verde per alcune categorie di lavoratori. A far rumore in queste ore è la possibile retromarcia, da parte dell’esecutivo sull’obbligo di Green pass per voli, treni e traghetti. Una misura data per certa e d’immediata applicazione fino a ieri, ma che, a quanto pare, slitterebbe ai primi di settembre. Colpa in primis dei dissidi interni alla maggioranza dove la Lega non nasconde la propria ostilità al certificato verde. Anche in Parlamento.

Tra le forze politiche era anche spuntata in questi giorni l’ipotesi di allargare la platea di persone per le quali il lasciapassare dovrebbe diventare tassativo. L’idea, che sembra per il momento accantonata, era di rendere obbligatorio, dai ristoratori agli istruttori delle palestre, il passaporto verde in tutte quelle attività per le quali ne è prevista l’esibizione. Ma la prima difficoltà sarebbe stata sui tempi: da venerdì il pass sarà già necessario per l’accesso a spettacoli, cinema, centri termali, piscine, palestre e ristoranti al chiuso e anche nel caso di consumazione ai tavoli che si trovano all’interno dei bar.

Tornando al nodo dei trasporti, l’introduzione dell’obbligatorietà del certificato per i viaggi a lunga percorrenza (su aerei, treni e traghetti) è quasi certa, ma avverrà solo da inizio settembre. Sul certificato verde, più in generale, c’è lo scoglio delle forze politiche: circa 1.300 emendamenti sono stati presentati in commissione Affari sociali alla Camera nell’iter di conversione in legge del decreto che, come precisato, da venerdì introduce l’obbligo del lasciapassare in determinate attività e, di questi, 916 proposte di modifica arrivano dalla sola Lega, assai critica sul tema.

Secondo un sondaggio di Confesercenti, invece, il 47% degli italiani già si è procurato il documento, mentre il 20% segnala di aver iniziato l’iter per ottenerlo. Rimane, però, un 21% che resiste all’idea dell’obbligo di certificato vaccinale e dichiara di non volerlo ottenere. Dal sondaggio emerge anche che il 46% degli imprenditori del settore ristorazione teme che l’introduzione dell’obbligo "avrà un effetto negativo", con aumento dei costi a carico dell’impresa e riduzione dei fatturati, mentre solo il 29% spera in un effetto positivo. Tra i consumatori, invece, prevale l’ottimismo.

Continuano comunque a correre le inoculazioni. In questo mese, infatti, le somministrazioni proseguiranno, nonostante gli attacchi e i tentativi di boicottaggio degli hacker. Il Lazio, che di fronte all’attacco dei pirati informatici non ha mai bloccato le somministrazioni, è pronto a riprendere le prenotazioni nell’arco di 72 ore e lo stesso ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini, dopo aver visto il Commissario Figliuolo conferma: "il lavoro negli hub vaccinali di tutta Italia andrà avanti, senza sosta, anche in questo mese di agosto. Il vaccino è libertà. Procediamo spediti. È la strada giusta". I governatori sono pronti a discutere anche la bozza di Protocollo per la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzo contenuto, il provvedimento - d’intesa con il Commissario, il ministero della Salute e le farmacie - prevede un prezzo calmierato dei tamponi, che potrebbe attestarsi sui 6-7 euro. In vista del Consiglio dei ministri, l’unico nodo resta l’applicazione del green pass nei vari settori e categorie di lavoratori.