Mercoledì 24 Aprile 2024

Restrizioni, scatta la proroga E Zaia avverte: occhio al virus serbo

Il governo estende i divieti fino al 31 luglio. In Veneto è stato isolato un ceppo molto più aggressivo.

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di Elena G. Polidori

Scendono in modo costante i nuovi contagi da Coronavirus, che ieri sono stati 169, rispetto ai 234 di domenica, per un totale di 243.230 positivi. Crescono, invece, i decessi: 13, rispetto ai 9 di domenica, per un totale di 34.967 morti dall’inizio della pandemia. E mentre si attende l’annuncio del ministro della Salute, Roberto Speranza, della proroga delle misure restrittive (contenute nel Dpcm dell’11 giugno scorso e in scadenza proprio oggi) fino al prossimo 31 luglio, dal Veneto è arrivata una notizia destinata a far discutere.

Il governatore leghista, Roberto Zaia, ha rivelato che il ceppo proveniente dalla Serbia sarebbe più virulento di quelli monitorati in Italia: "Quando sono arrivati i primi casi dalla Serbia, senza dire nulla a nessuno ho fatto sequenziare il virus", ha raccontato il governatore, ringraziando l’Istituto zooprofilattico delle Venezie, che ha effettuato l’esame. "Ha una mutazione che non conosciamo", uguale in tutti e quattro gli infetti arrivati dalla Serbia. L’attenzione, quindi, si sposta verso i contagi provenienti dall’estero e non è un caso se, con la proroga delle misure al 31 luglio, si voglia soprattutto mantenere il divieto d’ingresso a chi ha soggiornato, negli ultimi 14 giorni, nei 13 Paesi al di sotto dei coefficienti minimi di sicurezza.

Prorogare lo stato di emergenza per la lotta al Coronavirus al 31 ottobre anziché al 31 dicembre: è l’ipotesi al vaglio del governo. La delibera potrebbe essere all’esame del prosimo Cdm. Intanto si va verso la proroga al 31 luglio di tutte le misure restrittive (discoteche, fiere e congressi chiusi, stretta sui voli, divieto di assembramenti e obbligo di mascherina nei luoghi chiusi) contenute nel Dpcm dell’11 giugno. Destinate a essere mantenute fino a fine di luglio anche le misure che riguardano il lavoro a distanza come, la possibilità di "incentivare le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti". Permane l’obbligo di sanificare i luoghi di lavoro.

Per quanto riguarda le scuole, il documento di giugno prevedeva la sospensione delle attività didattiche in presenza e, in questo periodo di chiusura estiva, la possibilità di utilizzare gli spazi degli edifici scolastici per "attività ludiche, ricreative ed educative, non scolastiche né formali, senza pregiudizio alcuno per le attività delle istituzioni scolastiche". Negli ospedali, per chi accompagna i pazienti resta il divieto di fermarsi nelle sale d’attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e delle strutture di pronto soccorso, così come le visite ai pazienti, sia negli ospedali sia nelle residenze per gli anziani, restano limitate "ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione". In vigore fino al 31 luglio, infine, le indicazioni per accedere in sicurezza alle spiagge.