Restrizioni Natale e Capodanno: cosa ha detto Draghi. Dai tamponi alle Ffp2, le misure

In vista della cabina di regia che definirà i confini della stretta anti-Covid, il premier anticipa le nuove misure per le feste

Roma, 22 dicembre 2021 - Nuove restrizioni anti-Covid in vista del Natale e del Capodanno. Mario Draghi, nella conferenza stampa di fine anno, rimarca la necessità di "difendere la raggiunta normalità", mantenendo, però, "tutte le precauzioni possibili". E proprio per domani, alla vigilia del Natale, è fissata la cabina di regia che definirà i confini della stretta, che dovrebbe entrare in vigore dal 27 dicembre. Se l'obbligo delle mascherine all'aperto sembra ormai certo, il premier non ha nemmeno escluso "l'applicazione del tampone" anche per i vaccinati, perché, ha spiegato, "c'è un periodo in cui la protezione decresce", cioè per chi ha fatto la seconda dose e ancora deve fare la terza. In ogni caso, ha assicurato Draghi, "ogni decisione è guidata dai dati, non dalla politica, come si dice in giro". Vediamo allora qui sotto, dopo la conferenza, a quali restrizioni potremmo andare incontro per le feste. 

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Mascherine all'aperto e Ffp2 nei luoghi chiusi

Fatto salvo per i minori di 6 anni, le persone che per ragioni mediche non ne possono far uso e per l’attività sportiva, alla cabina di regia domani si discuterà "ad esempio di mascherine anche all'aperto - ha dichiarato Draghi -, oggi son previste in caso di grandi assembramenti". Ma non solo. Si valuta l’uso delle mascherine Ffp2 "in particolare in certi ambienti chiusi", come, quindi, sui mezzi pubblici e nei luoghi di stretto contatto, quali cinema, musei, stadi e palazzetti dello sport, eventi al chiuso ad alto tasso di partecipazione.

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Tampone ai vaccinati

Ma, oltre alle mascherine, "non è escluso l'applicazione del tampone" anche per i vaccinati, ha sottolineato Draghi, spiegando che "c'è un periodo in cui la protezione delle due dosi decresce e in quel periodo può essere utile fare" i test. Sulla misura, discussa in questi giorni, si erano dette contrarie le Regioni, dubbiosi Forza Italia, Lega e Pd.

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Green pass: riduzione della durata

E infine sul Green pass, il premier è stato netto: "Si è scoperto man mano che l'efficacia delle seconde dosi declina e per certi tipi di vaccino ancora più rapidamente". Questo, ha detto, "porterà domani a decidere se ridurre la durata del Green pass". Si valuta, quindi, il passaggio dagli attuali 9 mesi a 5 o 6. 

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Lockdown non vaccinati

"Per ora non parliamo di lockdown per i non vaccinati", ha spiegato Draghi, sottolineando però che "ogni risposta è sul tavolo". "Voglio però far presente - ha aggiunto - che i due terzi delle terapie intensive sono occupate da non vaccinati"

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Obbligo vaccinale

"L'obbligo vaccinale resta sempre sullo sfondo, non è stato mai escluso, lo valuteremo - ha dichiarato il premier -. Lo abbiamo già esteso ad alcune categorie, valuteremo l'estensione ad altre categorie". "Non so se già domani alla cabina di regia - ha aggiunto -, ma specialmente se i contagi continuano a crescere sarà oggetto di discussione a tempi brevissimi".

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Stato di emergenza

"Lo stato di emergenza come stato di rassegnazione? No, come atto di necessità. Con i dati di inizio ottobre si poteva cominciare a ragionare di non prorogare tutto il contesto legato allo stato di emergenza ma di valutare misura per misura. L'evoluzione dei dati ha dimostrato che non valeva la pena farlo e che tutto il blocco sanitario e normativo andava prorogato. La prorga è un atto di necessità e buon senso".

Scuola e smart working

Mentre sembra previsto un "ritorno massiccio allo smart working nella pubblica amministrazione", per la scuola Draghi è duro: "Non valuteremo l'estensione delle vacanze natalizie per gli studenti". Semmai, ha concluso, "dovremo fare uno screening e se necessario, come io credo, potenziarlo"

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