Giovedì 25 Aprile 2024

Restrizioni addio, l’Italia è libera Speranza frena sulla quarta dose

Da aprile stop al pass rafforzato nei luoghi di lavoro. Il premier: "Grazie ai vaccini evitati 80mila morti". Rabbia Lega: nei ristoranti il certificato andava tolto subito. Ipotesi di un’altra iniezione solo per gli anziani

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di Antonella Coppari

Missione compiuta. Anche se i dati sembrano destare ancora qualche inquietudine, il governo è convinto che l’emergenza Covid sia sostanzialmente finita. Le misure decise ieri in Consiglio dei ministri all’unanimità – dopo una serie di tensioni con il leghista Garavaglia – in effetti significano questo. Pur mantenendo qualche cautela, l’Italia è fuori dal tunnel. Draghi del resto lo dice senza perifrasi: "L’obiettivo del governo è il ritorno alla normalità, riacquistare la nostra socialità, riaprire la nostra economia, far andare a scuola i ragazzi. Ci siamo arrivati con questo decreto". E suonano come i titoli coda di un film lungo due anni e due mesi la serie di ringraziamenti con cui apre la conferenza stampa: dal ministro Speranza – che siede al suo fianco per cui chiede e ottiene un applauso in cdm – agli italiani "bravissimi", passando per Conte e il suo governo fino ad arrivare al generale Figliuolo: "Ha avuto un ruolo fondamentale; voglio ricordare che grazie al vaccino stati evitati quasi 80mila decessi nel 2021". Si volta pagina: tra una dozzina di giorni il Green pass sarà un ricordo all’aperto, da maggio anche al chiuso. Ma il premier rivendica la scelta: "Ha permesso di far crescere l’economia del 6,5%".

Non è un "liberi tutti", ma poco ci manca. Con l’emergenza, dal primo aprile vanno in pensione il Comitato tecnico-scientifico e la struttura commissariale: al loro posto sarà creata un’unità operativa ad hoc per completare la campagna vaccinale. "Pronti però – sottolinea Draghi – ad adattarci alla curva epidemiologica". Ragion per cui il decreto stabilisce che è necessario indossare mascherine al chiuso fino al 30 aprile: "Poi il governo avrà modo di verificare la curva e valutare le scelte ulteriori che possano essere necessarie o no", afferma il ministro Speranza.

Rimane l’obbligo vaccinale per gli over 50 (e per medici, infermieri, operatori delle Rsa, insegnanti e personale della scuola, personale della difesa, sicurezza, soccorso pubblico, polizia locale, servizi segreti e polizia penitenziaria) fino al 15 giugno, ma al lavoro sarà sufficiente il Green pass base. Rimane soltanto la sanzione di 100 euro per i no-vax ultracinquantenni. Dal prossimo mese non servirà più il Green pass per salire su bus, metro e treni regionali: continuano però ad essere obbligatorie le mascherine Ffp2.

Tra qualche giorno il certificato verde non sarà più necessario nemmeno per entrare negli uffici pubblici, nei negozi nelle banche, alle poste, dal tabaccaio o per sedersi all’aperto nei locali pubblici. Già da questa data, per i turisti stranieri cadrà l’obbligo del Green pass rafforzato per i ristoranti al chiuso: è ciò che ha ottenuto il ministro Garavaglia dopo uno scontro in cdm con Speranza. Il leghista avrebbe voluto che fosse così anche per tutti gli italiani: "Pasqua cade il 17 aprile: se piove, chi ha prenotato in un locale all’aperto, che fa? Va sotto il porticato di San Pietro?", il suo affondo. Niente da fare. Il time-out di 15 minuti in cdm serve a correggere la misura per i turisti. "Ho chiesto a Speranza 500 milioni di danni per i danni recati al turismo in aprile"; si sfoga il ministro. "Sono curioso di sapere come Garavaglia quantifichi le perdite", rilancia Draghi in conferenza stampa.

Tra meno di due settimane decadrà ovunque il limite alle capienza nelle strutture e dunque anche negli stadi – per accedervi sarà necessario il lasciapassare base – sarà passibile occupare il 100 per 100 dei posti. "Stop anche alle quarantene da contatto con un positivo al covid anche per i non vaccinati. Dovrà restare in auto-isolamento solo chi ha contratto il virus: regole che valgono per le scuole di ogni ordine e grado. Si guarda al futuro: la quarta dose? "Non ci sono evidenze scientifiche che portano a dirci sia necessaria per tutti – dichiara il titolare della Sanità – siamo partiti con i fragili, stiamo valutando in queste ore se serve per gli anziani".