Renato Scarpa è morto. Chi era: da Robertino a 'Un sacco bello'

Aveva 82 anni. Tra i film più noti anche 'Habemus Papam' di Nanni Moretti e 'Il postino' di Radford

Roma, 30 gennaio 2021 - Renato Scarpa è morto improvvisamente nella sua casa di Roma, in zona Bravetta. E così il mondo del cinema e del teatro piange il popolare attore, icona degli anni '80, indimenticabile Robertino di 'Ricomincio da tre' di Massimo Troisi e Sergio di 'Un sacco bello' di Carlo Verdone. Secondo quanto si apprende, avrebbe avuto un malore nel primo pomeriggio e sarebbero stati i familiari a chiamare l'ambulanza. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. Al momento si ipotizzano cause naturali.

Scarpa aveva ottantadue anni, era nato a Milano il 14 settembre 1939. Era un attore caratterista, aveva esordito sul grande schermo alla fine degli anni '60. Da lì, lunga la filmografia dell'attore, che ha interpretato ruoli in un centinaio di film, oltre a essere apparso in diverse serie tv. Attore prediletto di De Crescenzo, Nichetti, Troisi e altri, tra le sue pellicole più famose "Il postino" di Michael Radford, "Così parlò Bellavista" e "Il mistero di Bellavista" di Luciano De Crescenzo e "Habemus Papam" di Nanni Moretti.

Ma è anche il severo padre Corazza nel grottesco "Nel nome del padre" (1972) di Marco Bellocchio, l'inflessibile padre domenicano Alberto Tragagliolo nel "Giordano Bruno" di Giuliano Montaldo (1973), il misterioso professor Verdegast nell'inquietante "Suspiria" (1977) di Dario Argento e il prete alle prese con la quotidianità nell'agrodolce "Ad ovest di Paperino" (1982) di Alessandro Benvenuti.

Interpreta inoltre il padre apprensivo del protagonista nel divertente "Stefano Quantestorie" (1993) di Maurizio Nichetti, il compito preside nel drammatico "La stanza del figlio" (2001) di Nanni Moretti e il bancario con problemi gastroenterologici nella commedia culinaria partenopea "Ribelli per caso" (2001) di Vincenzo Terracciano.