Venerdì 19 Aprile 2024

Messner: "A -52° chi si ferma per pochi minuti muore assiderato"

Il 're delle montagne' commenta l'impresa di Venturini e ricorda: "Eravamo costretti a muoverci in continuazione, non si poteva stare fermi"

Reinhold Messner

Reinhold Messner

Non teme certo il freddo, Reinhold Messner. Il ‘re delle montagne’ ha attraversato l’Antartide e la Groenlandia senza il supporto di mezzi a motore né cani da slitta. Ed è proprio da una di queste avventure che Messner parte per commentare l’impresa di Paolo Venturini, l’atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Oro che ha corso per quasi 40 chilometri a una temperatura di -52 gradi centigradi. 

Messner, si è mai trovato a dover sopportare temperature così basse?  «Quando siamo partiti dalla Siberia per attraversare il Polo Nord a piedi e senza supporto tecnologico (impresa tentata con il fratello Hubert, ndr) c’era una temperatura esattamente di 52 sotto zero. Era durissima, eravamo costretti a muoverci in continuazione, non si poteva stare fermi nemmeno 5 minuti, pena il congelamento». 

Quali sono i problemi principali che bisogna affrontare in condizioni così estreme?  «Innanzitutto non si può restare fermi. Da questo punto di vista, il fatto di correre, nonostante lo sforzo, aiuta. Certo, bisogna avere addosso vestiti particolari, come immagino sarà stato per l’atleta in questione. Tenga presente che le popolazioni eschimesi e inuit si spostano per lunghi tratti ogni anno, con camminate che durano anche settimane, con un freddo ugualmente intenso».

È vero che fa male anche solo respirare e che il gelo penetra addirittura nei denti? «L’aria che entra nei polmoni fa male, ma non è un problema particolarmente grave. Quando ci si deve fermare per forza, ad esempio per orinare, è meglio aspettare e farlo in tenda. Diciamo che la voglia di farla passa in fretta, a certe temperature».