Le regole Covid per viaggiare in Europa e nel mondo: dalla Spagna agli Usa

In vista dell’estate 2022, per tutti coloro che scalpitano dopo due anni di limitazioni legate alla pandemia, ecco le direttive per decollare sicuri e informati

Maldive

Maldive

Milano, 21 aprile 2022 -  Le vacanze estive non sono poi così lontane e molti italiani, dopo due anni di pandemia e regole Covid, si chiedono se questa estate 2022 possa essere quella buona per progettare un bel viaggio all’estero. C’è ancora, però, da fare i conti con eventuali restrizioni e – soprattutto – con la soggettività delle regole Covid dei vari Paesi: c’è chi ha abolito la compilazione del Plf o il tampone per i vaccinati, chi ha ridotto l’uso della mascherina, chi ha optato per un “liberi tutti” e chi, invece, tiene le maglie ancora strette. Sulla base delle destinazioni più gettonate, vediamo cosa aspettarsi dalle mete estere più sognate dagli italiani.

Sommario

In Europa

Iniziamo con l’Europa che con il suo variegato mix di città d’arte, isole e località di mare, montagna e campagna, offre davvero l’imbarazzo della scelta.

Grecia

Rimane in vigore l’obbligo di mascherina al chiuso, che potrebbe essere rimosso a partire dal 1° giugno. E' invece fortemente raccomandato – ma non più obbligatorio - indossarla anche all’aperto in situazioni di assembramento. Per l’accesso ai mezzi pubblici e ai supermercati è richiesto l’utilizzo di una mascherina KN-95 (simile alla FFP2) o due mascherine chirurgiche.

Il Governo greco ha annunciato che - a partire dal 1° maggio - verrà meno l'obbligo di esibire il Green Pass (base o rafforzato) per accedere presso attività e servizi pubblici e privati, sul territorio greco.

Collegamenti internazionali: tutti i viaggiatori (inclusi i MINORENNI che hanno già compiuto 5 anni), indipendentemente dalla loro nazionalità, dalle modalità d’ingresso in Grecia devono presentare la Certificazione Digitale Covid-UE (cosiddetto “Green Pass”), purché questo attesti, in alternativa: a) il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni (il conteggio dei giorni parte dal giorno successivo a quello della somministrazione dell’ultima dose); ai fini del solo ingresso in Grecia, il Certificato Digitale Covid-UE attestante il completamento della vaccinazione (due dosi o monodose) ha una durata di 9 mesi (mentre il Green Pass vaccinale comprensivo di dose di richiamo/booster non ha scadenza); b) guarigione da Covid-19 negli ultimi 180 giorni (per la normativa ellenica tale certificato è valido a partire dal 14° giorno successivo al tampone positivo); c) tampone molecolare (PCR) negativo effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Grecia o tampone antigenico rapido effettuato nelle 24 ore prima dell’ingresso in Grecia. Qualora si dovesse fare ingresso in Grecia da un paese che non ha adottato il sistema del Certificato Digitale Covid-UE (per una lista si veda il sito della Commissione Europea), è necessario sottoporsi a un tampone molecolare (PCR) 72 ore prima dell’arrivo in Grecia o, alternativamente, a un tampone rapido nelle 24 ore antecedenti l’ingresso nel Paese. La certificazione attestante la negatività a tale tampone deve essere tassativamente in inglese e riportare il nome del titolare, così come indicato sul documento d’identità.

Fanno eccezione a questo regime i viaggiatori provenienti da Australia, Canada e Stati Uniti d’America, ai quali è permesso l’ingresso in Grecia – oltre che esibendo un tampone negativo secondo le tempistiche appena descritte - anche tramite la presentazione di un certificazione di vaccinazione o di guarigione rilasciato dalle Autorità di questi Paesi. Per indicazioni e disposizioni particolari sulle modalità d’ingresso nel Paese via terra, via nave commerciale e con imbarcazioni private, si rimanda all’apposita scheda messa a disposizione sul sito dell’Ambasciata.

Ai passeggeri sprovvisti di uno dei certificati sopra descritti verrà rifiutato l’imbarco o l’ingresso nel Paese. 1) A partire dal 15 marzo 2022 non è più richiesta la compilazione del PLF per poter fare ingresso in Grecia. L’Ambasciata consiglia comunque di compilare la versione semplificata del PLF, disponibile su travel.gov.gr, dal momento che solo tramite la compilazione del PLF è possibile ottenere l’emissione della Certificazione Digitale Covid-UE di guarigione o di negatività al tampone molecolare o rapido da parte delle Autorità greche. 2) A partire da aprile 2022 non è più previsto un controllo a campione – con test rapido – all’arrivo in Grecia. Rimangono comunque in vigore le misure che prevedono – in caso di positività al Covid-19 rilevata in Grecia – un periodo di quarantena obbligatoria.. Per un approfondimento sulle procedure di quarantena previste dalle Autorità elleniche si raccomanda un’attenta lettura dell’approfondimento a cura dell’Ambasciata.

Maggiori informazioni sulle misure previste per l’ingresso in Grecia sono disponibili sul seguente sito, a cura della Protezione Civile greca: https://travel.gov.gr/#/.

Per tutti i mezzi di trasporto pubblici utilizzati per spostamenti tra prefetture diverse, tutti i viaggiatori MAGGIORENNI devono presentare all’imbarco, UNO TRA: a) Certificato digitale Covid-19 (cosiddetto “Green Pass”); b) Certificato di vaccinazione che attesta il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni; c) Test PCR negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti l’imbarco; oppure test rapido antigenico effettuato nelle 48 ore antecedenti l’imbarco; d) Certificato di guarigione rilasciato a seguito di un test PCR. La normativa greca richiede che il certificato di guarigione venga rilasciato 14 giorni dopo il primo test positivo, con validità fino a 90 giorni dopo di esso. PER I VIAGGIATORI MINORENNI DI ETÀ COMPRESA TRA I 4 e i 18 anni (non ancora compiuti) che viaggiano in Grecia è invece disponibile, oltre alle opzioni sopra descritte per gli adulti, la possibilità di presentare l’esito negativo di un self test effettuato nelle 24 ore antecedenti l’imbarco (clicca qui per scaricare l’apposito modulo, da presentare all’imbarco).

Regno Unito

Le Autorità britanniche hanno annunciato la rimozione di tutte le restrizioni agli arrivi nel Regno Unito a partire dalle 04.00 del 18 marzo 2022. Non è più necessario effettuare test prima della partenza o all’arrivo, né compilare il Passenger Locator Form. Le nuove disposizioni si applicano ai viaggiatori, siano essi vaccinati o meno, provenienti da tutti i Paesi del mondo.

Croazia

Con le misure in vigore fino al 30 aprile 2022, le Autorità croate hanno disposto che le persone provenienti direttamente dai Paesi e/o Regioni dell'Unione Europea, Paesi e/o Regioni dell'area Schengen e Paesi associati all'area Schengen, possono entrare in Croazia senza limitazioni. Al valico di frontiera queste persone devono dimostrare di non aver soggiornato nelle aree di transito

Per le categorie sotto indicate sono disposte le seguenti limitazioni relative all’ingresso in Croazia: 1) I cittadini dei Paesi dell'Unione europea, Paesi dell’area Schengen e Paesi associati all’area Schengen e i membri delle loro famiglie, nonché i cittadini dei Paesi terzi ivi residenti a lungo termine, se provengono dai Paesi terzi, possono entrare in Croazia se sono in possesso di un valido certificato digitale UE COVID.

Eccezionalmente, se tali persone non sono ancora in possesso di un valido certificato digitale UE COVID possono entrare in Croazia ad una delle seguenti condizioni: presentando l’esito negativo al tampone per SARS CoV-2 effettuato nelle ultime 72 ore tramite il metodo PCR oppure nelle ultime 24 ore tramite il metodo antigenico rapido (con un test indicato nell’Elenco comune dei test antigenici rapidi, pubblicato sul sito della Commissione Europea; presentando il certificato di vaccinazione, rilasciato negli ultimi 270 giorni, che dimostra di aver ricevuto due dosi del vaccino (vaccini utilizzati nell’UE: Pfizer – Comirnaty, Moderna – Spikevax, AstraZeneca – Vaxzevria, Gamaleya – Sputnik, Synopharm – BBIBP-CorV, Novavax – Nuvaxovid o vaccini approvati dall’OMS per l’uso d’emergenza: Serum Institute of India – Covishield, Bharat Biotech – Covaxin, Sinovac – CoronaVac), oppure presentando il certificato di vaccinazione che dimostra di aver ricevuto il vaccino Janssen/Johnson&Johnson se sono trascorsi 14 giorni dalla somministrazione dell’unica dose. Le persone che hanno superato la malattia da Covid-19 e sono in possesso del relativo certificato medico sono esentate dall’obbligo di presentare l’esito negativo al tampone molecolare o antigenico se sono state vaccinate con almeno una dose del vaccino. Questa esenzione si estende fino a 270 giorni dalla data della somministrazione del vaccino; presentando l’esito positivo al tampone per SARS CoV-2 effettuato tramite il metodo PCR oppure tramite il metodo antigenico rapido, nel periodo che va da 180 a 11 giorni prima dell’arrivo al valico di frontiera, come conferma di essere guariti dall’infezione da COVID-19, oppurepresentando un certificato sulla malattia superata, rilasciato da un medico; effettuando il tampone all'arrivo in Croazia e sottoponendosi all’autoisolamento prima di ricevere l’esito negativo. Nel caso in cui non sia possibile effettuare il tampone, è prevista la misura di autoisolamento di 7 giorni.

Le eccezioni alle sopraindicate restrizioni sono previste per le seguenti categorie:

a) Operatori sanitari, lavoratori transfrontalieri, distaccati e stagionali, come specificato negli Orientamenti relativi all’esercizio della libera circolazione dei lavoratori durante la pandemia di COVID-19, a condizione che non rimangano nel territorio nazionale o fuori dal territorio nazionale per più di 12 ore; b) Persone che viaggiano per motivi di studio; c) Marittimi e lavoratori nel settore dei trasporti, compresi i conducenti di veicoli merci anche in transito; d) Personale diplomatico, personale di organizzazioni internazionali, nonché persone chiamate da organizzazioni internazionali la cui presenza fisica è necessaria per il funzionamento di tali organizzazioni, personale militare, agenti di polizia, personale di protezione civile e personale umanitario, nell'esercizio delle loro funzioni; e) Persone che viaggiano per urgenti motivi familiari o di lavoro, compresi i giornalisti nell'esercizio delle loro funzioni; f) Passeggeri in transito, con obbligo di lasciare il territorio nazionale entro 12 ore dall'ingresso; g) Persone che viaggiano per urgenti motivi di salute.

Le persone che appartengono ad una delle sopraelencate categorie, al momento dell’ingresso in Croazia, hanno l’obbligo di presentare una documentazione adeguata al fine di dimostrare i motivi dell’esenzione.

2) I cittadini dei Paesi terzi che non sono menzionati nei punti precedenti possono entrare in Croazia a condizioni descritte al punto 1. Le eccezioni si applicano alle seguenti categorie: a) Operatori sanitari, ricercatori nell’ambito sanitario e professionisti dell'assistenza agli anziani; b) Lavoratori transfrontalieri; c) Personale nel settore dei trasporti; d) Personale diplomatico, personale di organizzazioni internazionali, nonché persone chiamate da organizzazioni internazionali la cui presenza fisica è necessaria per il funzionamento di tali organizzazioni, personale militare, agenti di polizia, personale di protezione civile e personale umanitario, nell'esercizio delle loro funzioni; e) Passeggeri in transito, con obbligo di lasciare il territorio nazionale entro 12 ore dall'ingresso; f) Persone che viaggiano per motivi di studio; g) Persone che viaggiano per urgenti motivi personali/familiari, motivi di lavoro o motivi legati ad un altro interesse economico e non si trattengono nella Repubblica di Croazia per più di 12 ore.

Le persone che appartengono ad una delle sopraelencate categorie, al momento dell’ingresso in Croazia, hanno l’obbligo di presentare una documentazione adeguata al fine di dimostrare i motivi dell’esenzione. Se non abbandonano il territorio nazionale entro 12 ore dal momento dell’ingresso in Croazia, i passeggeri in transito che provengono da Paesi terzi, compreso il personale nel settore dei trasporti, vengono automaticamente sottoposti alla misura di autoisolamento.

I bambini di età inferiore ai 12 anni sono esentati dall’obbligo di avere l’esito negativo al tampone per SARS CoV-2 se viaggiano in compagnia dei genitori/tutori che possiedono l’esito negativo al tampone per SARS CoV-2 o il certificato di vaccinazione oppure il certificato di aver superato la malattia da COVID-19.

Spagna

le disposizioni per l’ingresso in Spagna variano a seconda dei Paesi di provenienza, suddivisi dal Governo spagnolo in due categorie, una “Generale” ed una nella quale rientrano i “Paesi terzi”.

CATEGORIA GENERALE

Ai viaggiatori provenienti per via aerea da un Paese compreso nella categoria generale, nella quale rientra l’Italia, viene richiesta la presentazione di uno tra i certificati COVID UE o equivalenti indicati di seguito: 1) certificato di vaccinazione completa contro il COVID-19; 2) test di negatività al COVID-19 riconosciuto dall’Unione europea di natura molecolare (PCR) realizzato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale o di natura antigenica (test rapido) realizzato nelle 24 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale; 3) certificato di guarigione dal COVID-19.

Sono esenti dalle suddetti disposizioni i minori di 12 anni e i viaggiatori in transito (per questi ultimi vale la normativa del Paese di destinazione finale).

Si rimanda al sito Spain Travel Health (spth.gob.es) e Spain Travel Health (spth.gob.es) per verificare la validità del proprio certificato COVID UE.

All’arrivo in aeroporto occorre seguire le indicazioni indicate nella linea arancione.

Qualora non si disponga di un certificato COVID UE o equivalente, è necessario accedere alla piattaforma del Formulario di salute pubblica Spain Travel Health ed inserire manualmente i certificati di cui sopra. Una volta completata la procedura di inserimento dei certificati viene rilasciato un codice QR da presentare all’imbarco ed all’arrivo in aeroporto. Ai controlli sanitari all’aeroporto potrebbe essere richiesta la presentazione del formato cartaceo dei suddetti certificati.

Si indicano di seguito le specifiche dei certificati richiesti. 1) certificato di vaccinazione completa contro il COVID-19. Sono accettati i certificati da cui risultino essere passati almeno 14 giorni e non più di 270 giorni dalla data dell’ultima somministrazione prevista. Non viene calcolata data di scadenza per i certificati di avvenuta vaccinazione emessi in favore dei minori di 18 anni. 2) test di negatività al COVID-19 riconosciuto dall’Unione europea di natura molecolare (PCR) realizzato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale o di natura antigenica (test rapido) realizzato nelle 24 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale; 3) certificato di guarigione dal COVID-19, emesso almeno 11 giorni dopo il primo test positivo e con validità di 180 giorni dalla data del primo risultato positivo. Il documento deve includere almeno i seguenti dati: nome e cognome dell’interessato, data del test diagnostico positivo e di quello negativo, tipo di test realizzato, Paese che ha emesso il certificato. All’arrivo in aeroporto occorre seguire le indicazioni indicate nella linea blue.

Per gli ingressi via marittima è richiesta la presentazione di uno dei certificati sopra indicati, singolarmente o sotto forma del certificato COVID UE o equivalente. Non è necessario, in alcun caso, la compilazione del Formulario di salute pubblica.

Isole Canarie

Per quanto concerne le disposizioni vigenti per il Isole Canarie si rimanda a questo sito Información para Viajeros (gobiernodecanarias.org).

Francia

Le misure per entrare in Francia variano a seconda del Paese di rispettiva provenienza. L'Italia rientra tra i paesi di “colore “verde". Per l’ingresso in Francia dall’Italia tutti i viaggiatori dai 12 anni in su hanno l’obbligo di presentare, alternativamente:

A) Certificato che attesti il completamento del ciclo vaccinale. Un ciclo vaccinale potrà considerarsi completato 7 giorni dopo la seconda dose di un vaccino a doppia iniezione (Pfizer, Moderna e Astrazeneca) oppure 28 giorni dopo la somministrazione di un vaccino ad unica iniezione (Johnson&Johnson) oppure 7 giorni dopo la terza dose o dose di richiamo effettuata con un vaccino RNA messaggero. Sono accettati solamente i vaccini autorizzati dall’Agenzia Europea per il Farmaco (EMA), ovvero: Pfizer (Comirnaty), Moderna, AstraZeneca (Vaxzevria o Covishield) , Johnson & Johnson (Janssen). Per tutti i viaggiatori dai 18 anni in su, ai soli fini dell'ingresso sul territorio nazionale, il certificato vaccinale è valido 9 mesi. Con una dose di richiamo con vaccino RNA messaggero, il certificato vaccinale continua ad essere considerato valido; B) certificato di guarigione (risultato positivo di un test molecolare o antigenico emesso da più di 11 giorni e non oltre 6 mesi. Tale certificato sarà valido per una durata di 6 mesi dalla data di realizzazione del test); C) l’esito negativo di un test PCR effettuato meno di 72 ore o antigenico effettuato meno di 48 ore prima della partenza (imbarco nel caso di un vettore, oppure passaggio della frontiera terrestre).

Inoltre per coloro che viaggiano in aereo è necessario compilare il modulo di localizzazione digitale (Passenger Locator Form - N.B.: funziona solo con un navigatore aggiornato) che potrà essere visualizzato sul proprio dispositivo mobile o stampato su carta. Per maggiori informazioni sulle condizioni di ingresso in Francia si prega di consultare https://www.interieur.gouv.fr/covid-19-deplacements-internationaux. Sul territorio nazionale francese sono in vigore disposizioni che richiedono il possesso del pass sanitario ("pass sanitaire") per accedere a determinati luoghi.

Irlanda

Da domenica 6 marzo 2022 le restrizioni di ingresso in Irlanda sono state eliminate. I viaggiatori in entrata non sono più tenuti a mostrare alcuna prova della vaccinazione o prova di guarigione o risultato negativo del test PCR all'arrivo. Non sono altresì richiesti test COVID-19 post-arrivo o requisiti di quarantena per chi arriva in Irlanda e non vi è più la necessità di compilare il Passenger Locator Form.

Norvegia

A partire dal 12 febbraio 2022 tutte le misure di controllo legate alla pandemia, anche sugli ingressi nel paese, sono abolite. A partire dal 2 marzo 2022 sono revocate anche le ultime misure sull'ingresso nelle isole Svalbard.

Nel mondo

Maldive

A partire dal 13 marzo 2022 l’ingresso alle Maldive non è più soggetto a restrizioni. Non viene pertanto più richiesto il test PCR da presentare all’arrivo o all’uscita e non vi è più obbligo di quarantena.Tutti i viaggiatori in arrivo, indipendentemente dal loro status vaccinale, sono tenuti esclusivamente a compilare una dichiarazione sul proprio stato di salute redatta entro 48 ore dalla partenza (IMUGA https://imuga.immigration.gov.mv/).

Stati Uniti

A partire dall’8 novembre 2021 sono cadute le restrizioni agli arrivi negli Stati Uniti per i viaggiatori vaccinati provenienti dall'area Schengen, Regno Unito, Irlanda, Cina, India e Brasile. La Proclamation emanata il 25 ottobre 2021 dal Presidente Biden ("Advancing the Safe Resumpition of Global Travel During the Covid-19 Pandemic") disciplina nel dettaglio le procedure di accesso per i vaccinati e individua alcune limitate eccezioni all'obbligo di vaccinazione.

1. VACCINATI (FULLY VACCINATED) E VACCINI AMMESSI a) E' ammesso l'ingresso negli Stati Uniti ai viaggiatori che hanno completato la vaccinazione. Per "fully vaccinated" si intendono sia i vaccinati con i vaccini approvati da FDA (Moderna, Pfizer e Johnson and Johnson) sia quelli vaccinati con vaccini inseriti nella Emergency Use Listing (EUL) dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' e tra i quali è incluso AstraZeneca. b) Sono ritenuti "fully vaccinated" anche coloro che hanno ricevuto una vaccinazione mista a condizione che sia stata effettuata con vaccini riconosciuti da FDA o inclusi nella EUL: "any combination of two doses of an FDA approved/authorized or WHO emergency use listed COVID-19 two-dose series". c) E' considerato "fully vaccinated" chi ha ricevuto almeno 14 giorni prima dell'arrivo negli USA la seconda dose di vaccinazione o la dose singola nel caso di vaccini che prevedono una sola inoculazione (Johnson and Johnson).Per maggiori informazioni sulla definizione di “fully vaccinated”: Non-U.S. citizen, Non-U.S. immigrants: Air Travel to the United States | CDC N.B. Per coloro che hanno recentemente contratto il Covid-19 e che in Italia sono titolari di “green pass” rilasciato con la somministrazione di un’unica dose di vaccino, la possibilità di viaggiare verso gli Stati Uniti è subordinata all’appartenenza ad una delle categorie di viaggiatori per i quali è comunque consentito l’ingresso negli USA (vedere punto 5 di questo avviso). In questo caso, è necessaria la presentazione di un risultato positivo al test virale Covid-19 effettuato non più di 90 giorni prima della partenza del volo, unitamente ad una lettera di un operatore sanitario autorizzato o di un funzionario di sanità pubblica attestante che l’interessato/a è idoneo a viaggiare.

2. PROVA DI VACCINAZIONE a) Il Certificato di vaccinazione (ammesso anche in formato digitale) deve essere presentato alla compagnia aerea al momento dell'imbarco. b) La compagnia aerea dovrà verificare sia la corrispondenza tra i dati del viaggiatore e quelli riportati nel certificato di vaccinazione, sia che il certificato sia stato emesso da un ente o da un organismo ufficialmente titolato all'emissione.

3. COVID TEST PRE-PARTENZA E ALL’ARRIVO A partire dalle 00.01 del 6 dicembre 2021, tutti i viaggiatori il cui ingresso negli USA è possibile (vedere punti 1 e 5), indipendentemente dalla cittadinanza e dallo status vaccinale, per imbarcarsi dovranno presentare il risultato negativo di un test molecolare o antigenico effettuato il giorno prima della partenza. Ad esempio, se la partenza è prevista a qualsiasi orario di domenica, il test dovrà essere effettuato in un qualsiasi momento del sabato. Viene inoltre raccomandato di effettuare un ulteriore test (molecolare o antigenico) tra il terzo e il quinto giorno dall'arrivo nel Paese. Per i viaggiatori che non sono ritenuti “fully vaccinated” ed ai quali è permesso l’ingresso nel Paese in quanto appartenenti a determinate categorie (vedi punto n. 5), è richiesta la presentazione di un esito negativo di un test COVID-19 effettuato non oltre le 24 ore precedenti l’imbarco.

I viaggiatori che hanno contratto il virus, nel caso in cui possano dimostrare di aver contratto il COVID-19 nei 90 giorni precedenti l’ingresso nel Paese mediante esibizione dell’esito positivo di un tampone COVID-19, sono esentati dal test pre-partenza.

4. REQUISITI PER I MINORI a) I minori di 18 anni sono esclusi dall'obbligo di vaccinazione b) i minori di età compresa tra 2 e 17 anni devono comunque effettuare un Covid test un giorno prima della partenza per gli Stati Uniti (vedere punto 3). 5. ECCEZIONI ALL'OBBLIGO DI VACCINAZIONE Sono molto limitate le eccezioni all'obbligo di vaccinazione per chi arriva dall'estero. Esse includono: a) i minori di anni 18; b) i viaggiatori che stanno partecipando a trial clinici Covid 19; c) i viaggiatori per ragioni o controindicazioni mediche non possono essere sottoposti a vaccinazione; d) coloro che hanno necessità di viaggiare per motivi di emergenza o umanitari (comprovati da una lettera del governo degli Stati Uniti in cui si afferma l'urgente necessità di viaggiare); e) coloro che viaggiano con visti non turistici da Paesi con tassi di vaccinazione inferiori al 10% (il CDC dovrà pubblicare la lista di tali Paesi).

I viaggiatori stranieri che rientrano nelle suddette eccezioni saranno comunque tenuti a presentare un Covid test con esito negativo effettuato un giorno prima della partenza e ad effettuare un secondo test tra il terzo e quinto giorno dall'ingresso nel Paese, con l’obbligo di osservare una settimana di autoisolamento.

I beneficiari delle suddette eccezioni che intendano rimanere nel Paese per più di 60 giorni saranno tenuti ad effettuare la vaccinazione negli Stati Uniti. Sono fatti salvi i casi di coloro che per controindicazioni mediche non possono essere sottoposti a vaccinazione.

6. ECCEZIONI ALLE LIMITAZIONI PREVISTE Ai sensi della Proclamation, le limitazioni non si applicano ai titolari delle seguenti categorie di visto: a) A-1, A-2, A-3 (diplomatici e funzionari di Governo) b) G-1-G2-G3-G4 (diplomatici, funzionari di Organizzazioni Internazionali) c) NATO 1-2-3-4-6 (personale militare o civile che si reca negli USA nel rispetto degli accordi previsti in ambito NATO) d) C1- C-2-C3 (visti per viaggiatori in transito) d) membri di equipaggio di navi e aerei e) a coloro che viaggiano per recarsi presso il Quartier Generale delle Nazioni Unite a New York (in tal caso è necessaria una lettera di invito da parte delle Nazioni Unite in cui sono indicate le ragioni del viaggio.

7. TRACCIAMENTO DEI CONTATTI Il CDC sta lavorando ad un ordine di tracciabilità dei contatti. L'ordine richiederà che tutte le compagnie aeree che volano negli Stati Uniti abbiano a disposizione - e quindi siano pronte a consegnare al CDC- informazioni di contatto dei passeggeri che consentano a queste autorità di tracciare i viaggiatori in ingresso che possano essere potenzialmente infetti o che abbiamo avuto contatti con persone contagiate.

8. SOSPENSIONE PROCEDURA NIE Con le nuove disposizioni viene quindi sospesa a partire dall'8 novembre 2021 la procedura che richiede il NIE (National Interest Exception) come prerequisito per ottenere il visto o viaggiare con l'ESTA.

Nel rispetto delle nuove disposizioni e dei requisiti richiesti in termini di vaccinazione e Covid test si ritorna alle procedure pre-covid, con possibilità di viaggiare sia con un ESTA, con un visto in corso di validità, o richiedendo un visto presso i Consolati USA. Si suggerisce di verificare sempre con la compagnia aerea prescelta le condizioni d’imbarco.

9. MISURE INTERNE Si segnala che i singoli stati possono adottare proprie misure di contenimento a livello locale, per cui si raccomanda di verificare direttamente sui portali delle autorità locali competenti.

Porto Rico

Vigono per l’ingresso a Porto Rico le stesse disposizioni previste per l’entrata negli Stati Uniti. In aggiunta vige l’obbligo di indossare la mascherina in tutti i locali pubblici. Tutti i viaggiatori in ingresso a partire dall’eta dei 2 anni che non siano vaccinati (vaccini accettati: Moderna, Pfizer or Janssen) hanno obbligo di presentare l’esito negativo di un test molecolare o antigenico COVID-19 ottenuto con 72 ore di anticipo rispetto all’arrivo in Porto Rico.

Cuba

Dal 6 aprile 2022 sono state abolite tutte le restrizioni all’ingresso a Cuba. Non sarà più necessario mostrare il certificato vaccinale nè l’esito negativo di un tampone molecolare per l’ingresso nel Paese. Per monitorare l’evoluzione della situazione epidemiologica COVID-19, si raccomanda di consultare il sito del Ministero della Salute cubano all’indirizzo https://salud.msp.gob.cu/category/covid-19/ . L'uso della mascherina è obbligatorio su tutto il territorio nazionale, anche all'aperto, e sono previste severe sanzioni per chi non rispetta le misure restrittive.

Giappone

In risposta alla diffusione della variante Omicron del Covid-19, il governo del Giappone ha stabilito le seguenti misure di sicurezza per l’ingresso nel Paese: – divieto d’ingresso nel Paese per motivi di turismo, da qualsiasi Paese del mondo; - ingresso consentito per chi proviene da altri paesi ed è in possesso di un visto valido o è possessore di una Residence Card in corso di validità, ma con l'obbligo di attenersi strettamente a rigide misure di controllo e di quarantena stabilite dalle autorità locali; - le Autorità giapponesi potranno rilasciare nuovamente visti per motivi di studio, lavoro e ricongiungimento familiare - il numero massimo giornaliero di nuovi ingressi sarà elevato da 3.500 a 5.000 unità;

Quarantena. In considerazione della diffusione a livello globale di alcune "varianti" del COVID-19, in particolare la variante omicron, le Autorità nipponiche hanno stabilito ulteriori misure obbligatorie di quarantena per quanti facciano ingresso in Giappone da diversi Paesi.

1) Per chi arriva dall’Italia: al momento dell'arrivo in aeroporto, le Autorità giapponesi, oltre a prendere visione del test PCR effettuato all'estero entro le 72 ore dalla partenza del volo, effettueranno sul posto un test salivare. La procedura prevede di attendere in aeroporto il risultato del test. Una volta ottenuto il risultato, i passeggeri dovranno osservare tre giorni di quarantena presso il proprio domicilio, con effettuazione di test al terzo giorno. Se il test risulta negativo, l'autoisolamento si considera terminato. Le autorità chiederanno di scaricare delle APP di tracciamento per il monitoraggio dell’osservanza della quarantena. E’ possibile l’utilizzo di mezzi pubblici per raggiungere il domicilio. Chiunque abbia completato un ciclo vaccinale di (3) tre dosi, potrà lasciare l’aeroporto senza effettuare quarantena. I vaccini riconosciuti come terza dose sono Moderna e Pfizer e il certificato vaccinale deve essere emesso dalle autorità giapponesi o, in alternativa, deve recare le seguenti informazioni redatte in lingua inglese: nome, cognome, data di nascita, tipo di vaccino, data del vaccino, numero di dosi di vaccino ricevute. Il Digital Covid Certificate europeo risponde a questi requisiti. 2) Le persone provenienti da Arabia Saudita, Corea del Sud, Egitto, Pakistan, Russia, Sri Lanka, Turchia e Vietnam verranno sottoposte ad isolamento per i primi 3 giorni dal loro arrivo, presso una struttura indicata dalle autorità giapponesi. Al terzo giorno, verrà praticato un ulteriore test, a carico delle Autorità giapponesi, e, in caso di risultato negativo, i passeggeri potranno raggiungere il loro domicilio terminando la quarantena. 3) Le persone provenienti da un Paese non presente sulla lista dovranno osservare un periodo di autoisolamento di 7 giorni presso il proprio domicilio, con effettuazione del test al terzo (3) giorno. Ove il test risulti negativo, l'autoisolamento si considera terminato. 4) Chiunque abbia completato un ciclo vaccinale di tre (3) dosi, non dovra' osservare l'obbligo di autoisolamento, tuttavia ove proveniente da un Paese incluso nell'elenco di cui al punto 2, dovrà osservare tre giorni di autoisolamento presso il proprio domicilio. I vaccini riconosciuti come terza dose sono Moderna e Pfizer, e il certificato vaccinale deve essere emesso dalle autorità giapponesi o, in alternativa deve recare le seguenti informazioni redatte in lingua inglese: nome, cognome, data di nascita, tipo di vaccino, data del vaccino, numero di dosi di vaccino ricevute. Il EU Digital Covid Certificate risponde a questi requisiti.

E’ consentito l'utilizzo di mezzi di trasporto pubblico dall'aeroporto di arrivo al proprio domicilio, a condizione che il trasferimento avvenga entro 24 ore dal test eseguito all'arrivo.

Kenya

I collegamenti aerei internazionali sono attivi. Tutti i viaggiatori in arrivo in Kenya (anche provenienti dall’Italia) devono essere provvisti di certificato di vaccinazione completa contro il COVID-19 con un vaccino riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con poche eccezioni indicate di seguito.

I viaggiatori vaccinati sono esentati dalla presentazione di un risultato negativo di test COVID PCR. È opportuno, in ogni caso, verificare con la propria compagnia aerea che il risultato negativo di test COVID PCR per viaggiare non venga richiesto dalla compagnia stessa o dal Paese di transito. Il certificato di vaccinazione contro il COVID-19 può non essere richiesto a quei viaggiatori in arrivo in Kenya le cui condizioni di salute siano tali da non raccomandare la vaccinazione. Tale condizione deve essere dimostrata con apposito e dettagliato certificato medico redatto in lingua inglese. Anche nel caso in cui si sia contratto il COVID-19 o ricevuto plasma iperimmune nei 90 giorni precedenti, tali circostanze devono essere documentate con apposito certificato medico in inglese. I viaggiatori non vaccinati, perché rientranti tra le suddette eccezioni, sono però tenuti ad esibire la prova di un test COVID PCR risultato negativo, valido per 72 ore dal momento del prelievo del campione fino al momento della partenza per il Kenya. Essi saranno altresì sottoposti a test rapidi, al costo a proprio carico di 30 dollari, e dovranno attenderne l’esito negli spazi predisposti all’uopo nell’area aeroportuale. Coloro che risultino positivi saranno sottoposti a test PCR COVID-19, al costo di 50 dollari, e posti in auto-isolamento. Il certificato negativo COVID-PCR non è richiesto per bambini di età inferiore a 5 anni.

I viaggiatori che facciano ingresso in Kenya sono tenuti a compilare previamente il modulo online di monitoraggio sanitario - reperibile a questo link- necessario a generare un “QR code” che verrà recapitato agli interessati tramite posta elettronica e andrà presentato ai controlli di sicurezza. Il monitoraggio quotidiano da parte delle Autorità sanitarie keniane e’ previsto proseguire nei 14 giorni successivi all’arrivo, tramite SMS o tramite l’app di Android “Jitenge” del Ministero della Salute keniano. Ai passeggeri in arrivo è richiesto di caricare digitalmente il proprio certificato di vaccinazione o, ove mancante, il proprio test COVID PCR negativo, sul sito https://globalhaven.org/, dai quali si otterranno dei codici QR che potranno essere richiesti prima dell’imbarco. Dato che tale sistema potrebbe a volte non essere pienamente operativo, si raccomanda comunque di avere sempre con sé il proprio certificato di vaccinazione da COVID o il referto del proprio test COVID PCR in formato cartaceo, redatti in lingua inglese.

Per l’accesso ai luoghi al chiuso potrà essere richiesto di presentare prova di avvenuta vaccinazione dal COVID-19, che si raccomanda dunque di portare sempre con sé. In tutti i luoghi al chiuso e i mezzi di trasporto pubblici e privati continua ad essere obbligatorio l’uso di mascherine facciali. Per maggiori informazioni, si consiglia di consultare il sito del Ministero della Salute keniano (www.health.go.ke) o chiamare i seguenti numeri: +254 729 471 414, +254 732 353 535.

Madagascar

Il Madagascar ha esteso la riapertura delle proprie frontiere. L’accesso dall’aeroporto di Nosy Be è per il momento permesso solo ai voli charter dall’Italia (a breve sarà aperto anche alle altre compagnie). I viaggiatori in ingresso, che abbiano completato o meno il ciclo vaccinale, hanno l’obbligo di: - presentare l’esito negativo di un test molecolare/PCR effettuato entro le 72 ore prima della data del viaggio (compresi i bambini a partire dai 5 anni); - effettuare un test antigenico all'arrivo in Madagascar, a carico del viaggiatore (65.000 Ariary, circa 15 euro);. - in caso di esito positivo del test antigienico all'arrivo, è previsto un periodo di confinamento di almeno 7 giorni interamente a carico del viaggiatore (nei casi asintomatici il confinamento avverrà in camera d’hotel; nei casi più gravi all’interno di strutture ospedaliere preposte). Per il trasferimento aeroporto-hotel non è più obbligatoria la navetta accreditata.

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