Regole Covid dall'1 aprile: addio stato d'emergenza, ecco cosa cambia

Da domani l’Italia torna (quasi) libera. Stop al Green pass nei ristoranti e bar all’aperto, niente quarantena per i contatti stretti dei positivi

Covid, sanitari al lavoro in ospedale (Ansa)

Covid, sanitari al lavoro in ospedale (Ansa)

L’Italia allenta la stretta sui no vax e si avvia verso un graduale ritorno alla normalità, anche se l’andamento dei contagi non permette di considerare la pandemia come un problema archiviato. Oggi, dopo oltre due anni, termina lo stato di emergenza proclamato dal governo Conte il 31 gennaio 2020, e più volte prorogato. Da domani inizieranno a venir meno una serie di obblighi legati al Green pass. Cambieranno le disposizioni su isolamento e quarantena, come precisa una circolare del ministero della Salute pubblicata in serata.

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Sparirà il sistema dei colori delle Regioni e decadranno il Comitato tecnico scientifico e la struttura del commissario straordinario Francesco Figliuolo: al suo posto un’unità per il completamento della campagna vaccinale, guidata dal maggior generale dell’Esercito Tommaso Petroni. L’ultimo decreto Covid stabilisce che dal 1° aprile il certificato verde non servirà più per entrare in negozi, uffici pubblici, banche e poste, alberghi e b&b, per andare dal parrucchiere e dal tabaccaio, per praticare sport outdoor né per sedersi ai tavoli all’aperto di bar e ristoranti. L’obbligo di pass decade già dal 1° aprile su bus e metro, dove però si dovrà continuare a indossare la mascherina Ffp2. Il coronavirus, intanto, continua a circolare nel Paese.

Da domani, comunque, cambiano le regole per chi viene in contatto con i positivi: via la quarantena, basterà l’autosorveglianza per 10 giorni con obbligo di Ffp2, mentre gli operatori sanitari dovranno fare un tampone al giorno per 5 giorni. Chi ha contratto il virus resterà in isolamento fino a tampone negativo, da eseguire dopo almeno 7 giorni, o 10 per i non vaccinati. E a scuola andranno in Dad solo i positivi. Mascherine al chiuso e Green pass restano in vigore fino al primo maggio. Mentre l’obbligo vaccinale per gli over 50 fino al 15 giugno.

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Sommario

Isolamento

L’isolamento resta solo per chi è positivo (7 giorni per i vaccinati, 10 per i no vax). I contatti stretti, anche non vaccinati, devono rispettare l’autosorveglianza (mascherina FFP2 per dieci giorni dall’ultimo contatto).

Green pass al lavoro

Per accedere ai luoghi di lavoro basta il Green pass (vaccinazione, test negativo o guarigione). Abolita la sospensione per chi non è vaccinato, resta la multa.

Ristoranti e Green pass

Il decreto prevede che da domani – primo giorno della road map – cada l’obbligo del Green pass per i servizi di ristorazione all’aperto. Per bar, ristoranti, pub e pasticcerie al chiuso servirà il certificato verde base.

Trasporti

L’obbligatorietà di mostrare il Green pass termina, sempre da domani, anche per i passeggeri dei bus e in generale sui mezzi di trasporto locale.

Banche, Poste, negozi

Allentamento anche per servizi e attività. Non sarà più necessario avere almeno il certificato verde Covid-19 base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle Poste e dal tabaccaio. 

Stadi e palazzetti

Decade il limite alle capienze nelle strutture, stadi e palazzetti (dove serve il Pass base) e sarà possibili occupare il cento per cento dei posti per il pubblico.

Musei e mostre

Per l’accesso a musei, parchi archeologici, mostre, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura non è più richiesto il possesso del Green pass rafforzato, né di quello base. Resta l’obbligo dell’utilizzo di mascherine chirurgiche.

Commissario

Non c’è più la struttura del commissario straordinario Figliuolo a gestire la campagna vaccinale, ma l’Unità del maggiore generale Tommaso Petroni.

Basta zone a colori

Ultima riunione ieri al ministero della Salute per il Comitato tecnico-scientifico, che sarà sciolto oggi con la fine dello stato di emergenza. Tramonta anche il sistema dei colori, ma il monitoraggio della pandemia resterà.