Regeni, salta processo agli 007 egiziani. I giudici: atti tornino al gup

E' quanto deciso dalla terza corte d'Assise di Roma. "Gli imputati non sono stati raggiunti da alcun atto ufficiale". La famiglia: "Premiata prepotenza dell'Egitto"

I genitori di Giulio Regeni escono dall'aula bunker di Rebibbia (Ansa)

I genitori di Giulio Regeni escono dall'aula bunker di Rebibbia (Ansa)

Roma, 14 ottobre 2021 - Gli atti del processo agli 007 egiziani accusati di avere sequestrato e ucciso Giulio Regeni devono tornare al Gup. È quanto deciso dalla terza corte d'Assise di Roma. La decisione è legata all'assenza in aula degli imputati, nodo affrontato nella prima udienza. 

Il processo ai quattro 007 egiziani è venuto meno perché a parere della corte d'assise di Roma "il decreto che disponeva il giudizio era stato notificato agli imputati comunque non presenti all'udienza preliminare mediante consegna di copia dell'atto ai difensori di ufficio nominati, sul presupposto che si fossero sottratti volontariamente alla conoscenza di atti del procedimento". E' quanto si legge nel provvedimento con il quale la terza corte d'assise di Roma ha fatto saltare il processo, trasmettendo gli atti al gup e annullando quel decreto che disponeva il giudizio.

Insomma i quattro 007 "non sono stati stati raggiunti da alcun atto ufficiale", afferma, nel suo provvedimento, la terza corte assise di Roma che ha dichiarato nullo il decreto di rinvio a giudizio.

"Riteniamo importante che il governo italiano abbia deciso di costituirsi parte civile. Prendiamo atto con amarezza della decisione della corte d'assise che premia la prepotenza egiziana. E' una battuta di arresto, ma non ci arrendiamo. Pretendiamo dalla nostra giustizia che chi ha torturato e ucciso Giulio non resti impunito. Chiedo a tutti voi di rendere noti i nomi dei 4 imputati e ribaditelo, così che non possano dire che non sapevano", dice l'avvocato Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni, lasciando l'aula bunker di Rebibbia al termine dell'udienza. Presenti accanto alla Ballerini anche Paola Deffendi e Claudio Regeni, genitori di Giulio e Irene, la sorella.

"Il rinvio degli atti al Gup non segna la fine di nulla. Troveremo il modo per fare sì che il processo per il sequestro, la tortura e l'uccisione di Giulio Regeni possa andare avanti. Vogliamo tutti giustizia e verità e l'avremo. Forza Paola, Claudio e Irene andiamo avanti tutti insieme come sempre", scrive in un post il presidente della Camera, Roberto Fico.