Mercoledì 24 Aprile 2024

Referendum, sì della Svizzera ai matrimoni gay

ROMA

D’accordo quasi due cittadini su tre. Anche la Svizzera approva le nozze gay – sedicesimo Paese europeo e trentesimo al mondo. La maggioranza degli elettori aventi diritto al voto nella Confederazione (con una partecipazione complessiva del 51,9%) vota sì al referendum sulla modifica del Codice civile per aprire il matrimonio civile anche alle coppie omosessuali. La svolta in tema di diritti è sottoscritta dal 64,1% degli elettori e, dato ancor più eclatante, è condivisa in tutti i 26 cantoni e semi-cantoni: a favore si esprimono infatti anche i territori più conservatori. Record di sì a Basilea città con il 73,96% (risultato in linea con le attese). Colpisce forse di più che anche nell’Appenzello interno gli elettori benedicano la svolta con il 50,82% dei consensi. Altri dati eclatanti sono quelli superiori al 61% a Glarona e Nivaldo o il quasi 63% nei Grigioni.

"Questa è una pietra miliare della storia dei diritti in Svizzera", considera Maria von Känel, copresidente del comitato Matrimonio per tutti. Sconfitte "le false informazioni" degli oppositori – questa la definizione dei comitati in festa. "Ora speriamo che per tutti i giovani fare coming out diventi ancora più semplice", commenta il verde Michael Tongi. Secondo i promotori della consultazione, a beneficiare della riforma saranno non solo le coppie omosessuali, ma anche i loro bambini, grazie alla certezza giuridica offerta dal referendum. Grazie al sì le coppie omosessuali già registrate con unioni domestiche potranno convertirla in matrimonio. Sarà anche possibile l’adozione di figli, mentre le lesbiche potranno accedere alla banca dello sperma. Donazioni anonime di sperma e ovuli, cosi come le cosiddette madri surrogate, resteranno invece vietate.

g. ros.