
Manifesti che invitano a votare 'Sì' ai 5 referendum abrogativi (Dire)
Il referendum sembra, a prima vista, uno strumento nobile per cambiare le regole del lavoro. Ma attenzione: la realtà è molto più intricata. Diritti e doveri di chi lavora – e di chi dà lavoro – hanno bisogno di norme chiare, applicabili, ancorate al presente. Non di battaglie ideologiche né di slogan nostalgici lanciati dalla politica, che spesso usa il lavoro come palcoscenico per la propria propaganda.
Non siamo più negli anni Settanta: l’Italia non è fatta solo di grandi fabbriche piene di operai, con salari uguali per tutti e produzione diretta al solo mercato interno. Oggi il lavoro è fluido, digitalizzato, globale. E non si può regolare a colpi di slogan, ma con confronto serio tra imprese e sindacati. È lì, lontano dalla demagogia, che si trovano le soluzioni più eque per tutelare chi produce e chi lavora.
Quando invece la Cgil guida un’iniziativa referendaria con toni più da campagna elettorale che da trattativa sindacale, si mette in crisi il ruolo stesso delle parti sociali. E intanto gli altri Paesi corrono avanti, investendo in innovazione, formazione e parità di genere. Noi, invece, torniamo a parlare dell’articolo 18. Ancora.
Ma nessuno tra i promotori alza la voce su temi davvero urgenti: la direttiva UE del 2023 sulla parità di genere, la nuova legge italiana sulla partecipazione dei lavoratori alle scelte d’impresa, i salari legati alla produttività, la qualificazione professionale. Troppo complicato, forse? Meglio agitare la bandiera del Jobs Act – ignorando che abrogarlo non riporterebbe in vita il vecchio articolo 18, ma solo la legge Fornero, che in caso di contenzioso tutela anche meno.
Per questo, premiare i promotori andando a votare o votando sì, rischia di peggiorare la condizione del lavoro italiano e alimentare l’attuale confusione. I partiti tornino a fare politica, i sindacati tornino al loro ruolo. Da questa chiarezza possono nascere soluzioni. Continuando con i travestimenti, invece, i problemi non potranno che crescere.