Giovedì 18 Aprile 2024

Referendum, depositati i sei quesiti E il dem Bettini apre a Lega e Radicali

La delegazione guidata da Salvini in Cassazione. La raccolta firme parte il 2 luglio

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"Referendum Giustizia" recita lo striscione esposto sulla scalinata del Palazzaccio da una delegazione di leghisti e radicali, tra cui Matteo Salvini e Maurizio Turco. I due leader si sono infatti presentati ieri alla Corte di Cassazione per depositare i sei quesiti referendari proposti sul tema giustizia. Insieme ai due copresidenti del comitato promotore, c’erano anche la senatrice Giulia Bongiorno, responsabile Giustizia della Lega, il deputato Jacopo Morrone, il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli. Con i radicali, invece, la tesoriera Irene Testa.

I quesiti depositati in Cassazione invitano gli italiani a esprimersi su vari temi, sei in particolare: le elezioni del Csm, la responsabilità diretta dei magistrati, la loro equa valutazione, la separazione delle carriere dei magistrati, i limiti agli abusi della custodia cautelare e l’abolizione del decreto Severino.

Per Salvini "oggi (ieri, ndr) è una bellissima giornata di democrazia. Si tratta di un referendum per una riforma vera, profonda e giusta, della giustizia attesa da decenni", ha dichiarato il leader della Lega. Anche dal Pd qualcuno si spinge nella stessa direzione. "I quesiti referendari promossi vanno considerati con grande attenzione e coraggio", sostiene Goffredo Bettini, membro della direzione nazionale del Pd.

Tra un mese, il 2 luglio, partirà la raccolta delle firme. Ne servono 500mila e dovranno essere depositate entro il 30 settembre. Se la Cassazione darà il via libera, la parola passerà alla Consulta. Superato anche questo iter, partirà la convocazione alle urne.

red. pol.