Mercoledì 24 Aprile 2024

Rave vergogna: sputi ai giornalisti, caos e sporcizia

La polizia identifica oltre 3.000 partecipanti. Il sindaco: esame superato. Meloni: Lamorgese via

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Il maxi-rave party illegale alle porte di Torino, che ha totalizzato oltre 5.000 partecipanti, si è concluso lasciando una scia di polemiche e proteste. Gli ultimi ravers hanno lasciato il raduno ieri mattina, con il filtro della forze di polizia che hanno continuato a identificarli. Complessivamente sono stati annotati i nomi di 3.000 giovani, in gran parte italiani, giunti in Piemonte un po’ da tutte le regioni. Presenze anche francesi e da altri paesi europei. Il maxi rave era stato infatti organizzato per festeggiare i 15 anni di attività di un noto sound system torinese.

La musica è proseguita per tutta la notte di lunedì, sia pure in sordina rispetto ai primi due giorni. Ieri erano ancora centinaia i giovani in giro tra l’ex fabbrica e i boschi circostanti tra Borgaretto e Nichelino, non lontano dalla tangenziale autostradale e dalla monumentale Palazzina di caccia di Stupinigi, patrimonio Unesco. Quando polizia e carabinieri sono entrati nel capannone hanno trovato montagne di rifiuti, bottiglie, resto di cibi, e la struttura per una gigantesca torta, quella preparata per i 15 anni di attività degli organizzatori. Fuori dal fabbricato, sono rimaste auto e camper abbandonati dai partecipanti al raduno che non avevano potuto rientrare nell’area per gli sbarramenti creati. Laura Tangherlini di Rainews 24 è stata offesa durante i collegamenti con sputi, insulti, lanci d’acqua (e calci al suo cameraman). Poi sono intervenuti i carabinieri. Nei tamtam su Telegram gli organizzatori avevano dato istruzioni non solo di non far girare troppo la voce sul luogo dove sarebbe tenuta la festa. All’interno del capannone sono stati distribuiti opuscoli dove viene spiegato che bisogna bere molto soprattutto se si sono usate sostanze psicoattive, mentre sempre sulle chat di messaggeria istantanea è stato chiesto di non pubblicare foto, per non dare materiale per future denunce.

Dopo le accuse di una linea troppo morbida rivolte da politici di destra al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese , e le polemiche per i tre agenti rimasti feriti domenica, ieri il sindaco di Torino Stefano Lo Russo è intervenuto a favore dell’operato delle autorità di sicurezza. Ma la leader di Fd’I Giorgia Meloni tira dritto e invita a sostenere la mozione di sfiducia contro Lamorgese. "L’Italia non è più al sicuro con lei al Viminale".