Venerdì 19 Aprile 2024

Ravanusa, funerali di Stato per le vittime. Le parole da brivido della vedova di Giuseppe

Il vescovo di Agrigento: "Si è fatto buio nella nostra terra che non si sente al sicuro". La donna: "In un attimo ho perso tutto. Guardiamo alle cose che durano per sempre"

Ravanusa (Agrigento), 17 dicembre 2021 - Perché, è la domanda che riecheggia a Ravanusa, nel giorno dei funerali di Stato per le nove vittime anzi dieci, perché il piccolo Samuele doveva nascere mercoledì, due giorni fa. Invece ora c'è questo cuscino di rose rosse con il suo nome e un pupazzo: dice che era un bambino.  E c'è un fiocco azzurro sulla bara della mamma, Selene. La madre di lei si china, lascia un bacio e piange. 

Funerali Ravanusa, un fiocco blu per Samuele, la decima vittima
Funerali Ravanusa, un fiocco blu per Samuele, la decima vittima

Il funerale

Le bandiere a mezz'asta in tutta la Sicilia, i nomi di chi è rimasto sepolto nella devastazione. Era sabato scorso, era l'ora di cena quando quattro palazzine sono esplose per una fuga di metano, questo hanno accertato le prime indagini. C’è il paese intero in piazza primo Maggio per l’addio. Ci sono le autorità. Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, il presidente della Regione Nello Musumeci. Le bare allineate davanti alla Chiesa madre, a poche decine di metri da via Trilussa, l'epicentro del disastro.  I volti dei familiari piegati dal dolore, le divise dei soccorritori confuse tra la folla.  Le letture: "Si fece buio su tutta la terra, il velo del tempio si squarciò...".

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Ravanusa, l'abbraccio del paese ai funerali delle vittime
Ravanusa, l'abbraccio del paese ai funerali delle vittime

L'omelia

"Dalle otto e mezzo di sabato si è fatto buio - dice nell'omelia il vescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano -. L'esplosione non ha dato scampo. Si è fatto buio nella vita di Samuele, che pur non avendo fatto in tempo a nascere era già uno di noi. Un grembo è diventato tomba. Si è fatto buio nelle famiglie che hanno sperato fino all'ultimo nel miracolo e si è fatto buio nella comunità di Ravanusa che ha perso un pezzo di sé e ha perso anche la possibilità di sentirsi al sicuro, con un sottosuolo che si è rivelato pericoloso, con strutture precarie. Si è fatto buio nell’intero paese che ha seguito le fasi di una tragedia che una maggiore responsabilità e un controllo più attento avrebbero forse potuto evitare”. La conclusione da pastore: "Ci chiediamo, che senso ha tutto questo. Come voi non ho una risposta ma voglio cercarla nella fede".  Fino a pochi minuti prima, poco lontano da qui, i periti erano al lavoro tra le macerie, ancora alla ricerca di tracce per capire l'origine del disastro.

Le vittime

Famiglie intere sterminate. Quella di Calogero Carmina, 59 anni, della moglie Gioachina Calogera Minacori, coetanea,  per tutti era Liliana, del figlio Giuseppe Carmina, 33 anni, papà di due figlioletti. Era andato dal babbo per restituirgli l’auto, era sceso in garage a parcheggiare. Anche per questo lui e Calogero sono stati gli ultimi dispersi trovati dai vigili del fuoco. Questione di minuti, si poteva salvare. Come Selene Pagliarello, l'infermiera che proprio oggi 17 dicembre avrebbe compiuto 30 anni e due giorni fa avrebbe dovuto mettere al mondo con un parto cesareo Samuele. Erano tutti vicini, così li hanno trovati i vigili del fuoco, quando il mondo è venuto giù e una pioggia di macerie li ha seppelliti. Erano tranquilli, seduti sul divano, a godersi quel momento speciale.  Angelo Carmina, 72 anni, e la moglie Maria Crescenza Zagarrio detta Enza, 69, felici per quella visita di figlio e nuora. Tutto cancellato. Resta lo sgomento per la giovane donna che è diventata un po’ la figlia di tutti.  Ed è entrato nel cuore degli italiani Pietro Carmina, che aveva 68 anni, una vita nella scuola. Trovato morto in un'altro palazzina sventrata con la moglie Carmela Scibetta,  “A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più....”, le scriveva sotto la foto di un compleanno prendendo a prestito le parole di Jovanotti. Lui, il professore di storia e filosofia più amato.  "Mordete la vita, usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha”, il testamento per i suoi studenti, diventato virale in rete.

La vedova

Eliana, la vedova di Giuseppe Carmina - che proprio oggi avrebbe compiuto 33 anni - commuove tutti, parole che tolgono il fiato, anche per la forza tranquilla con cui le pronuncia. "Guardiamo alle cose che durano per sempre - è il suo monito -. In un attimo tutto è andato via. Giuseppe era il mio tutto. Ma è arrivata una forza sovrumana, una serenità interiore che solo Dio può dare. La casa è vuota, le nostre bambine chiedono e piangono, il letto è diventato grande. La croce è pesante. I miei suoceri per me erano altri genitori. Ma non maledico Dio, continuo a ringraziarlo. Ho la certezza che Giuseppe e i miei suoceri sono in un posto migliore. Siamo nati e non moriremo mai. Per tutti noi questa sia una certezza". Parole di fede. Suor Agata, la sorella di Giuseppe, stringe un rosario. 

"Ora la verità"

Sulle cause del disastro sono al lavoro i consulenti della procura e i vigili del fuoco, i tecnici del nucleo investigativo anti-incendio. "Mai vista un'esplosione come questa", ha dichiarato a Repubblica Palermo il consulente nominato dalla procura, l'ingegner Antonio Barcellona. S'indaga per disastro e omicidio colposo, il cratere è vasto decine di palazzine e 10mila metri, il conto dei danni milionario. "Ci auguriamo che vengano accertate al più presto le responsabilità di questa tragedia. Non dimenticheremo chi ha perso la vita nel posto che consideriamo più sicuro, la casa", è stata la promessa del sindaco Carmelo D'Angelo. Che poi, al telefono, racconta gli altyri numeri della tragedia, "danni per 15-20 milioni", l'ipotesi di ricostruire tutto, "ma serviranno anni".

Grazie ai soccorritori

E tutti, dal vescovo al primo cittadino, hanno ringraziato i soccorritori, con parole commosse. "Vi saremo eternamente grati per quello che avete fatto", il riconoscimento del sindaco. Poi, rivolto al ministro Giovannini, ha avuto un pensiero per gli sfollati e ha chiesto "un intervento concreto senza tentennamenti: cerchiamo di dare prima possibile una casa a chi l'ha persa".

Partono gli applausi, in cielo volano palloncini bianchi.