Venerdì 19 Aprile 2024

Ratzinger chiede di ritirare sua firma dal libro. Sarah: "Lui sapeva, ecco le lettere"

Il papa emerito prende le distanze dal volume che parla del celibato dei preti, ma il cardinale pubblica le lettere con Benedetto XVI. Gaenswein: "Un malinteso"

La copertina della versione inglese del volume sul celibato (Ansa/Google)

La copertina della versione inglese del volume sul celibato (Ansa/Google)

Città del Vaticano, 14 gennaio 2019 - Polemiche a non finire intorno al libro 'Dal profondo del nostro cuore', del quale Le Figaro domenica ha anticipato alcuni contenuti. Il papa emerito Benedetto XVI ha infatti chiesto di togliere la firma dal volume che secondo l'autore, il cardinale Robert Sarah, era stato scritto in comunione proprio con Joseph Ratzinger.  Il libro difende il celibato dei preti e contiene una presa di posizione netta di Benedetto XVI ("Non posso tacere"). Sia dal Mater Eccleasiae, che dall'entourage di Ratzinger però, sono giunte prese di distanza dal testo. "Benedetto XVI non ha scritto un libro a quattro mani con il cardinale Sarah". Nell'entourage del papa emerito si qualifica il volume come un'operazione mediatica, dalla quale Benedetto si chiama fuori ed è totalmente estraneo". E dopo qualche ora il cardinale Sarah, pur confemando la sua iniziale versione dei fatti, decide di togliere la doppia firma. "Considerate le polemiche che ha provocato la pubblicazione dell'opera - scrive il porporato su Twitter -, è stato deciso che l'autore del libro sarà: 'Card. Sarah con il contributo di Benedetto XVI'". Quindi puntualizza: "D'altro canto, il testo completo resta assolutamente immutato".

La richiesta di Benedetto XVI

"Posso confermare che questa mattina su indicazione del Papa emerito ho chiesto al cardinale Robert Sarah di contattare gli editori del libro pregandoli di togliere il nome di Benedetto XVI come coautore del libro stesso e di togliere anche la sua firma dall'introduzione e dalle conclusioni", ha dichiarato in tarda mattinata monsignor George Gaenswein. "Il Papa emerito sapeva che il cardinale stava preparando un libro e aveva inviato un suo testo sul sacerdozio autorizzandolo a farne l'uso che voleva. Ma non aveva approvato alcun progetto per un libro a doppia firma né aveva visto e autorizzato la copertina. Si è trattato di un malinteso senza mettere in dubbio la buona fede del cardinale Sarah. Il testo che Benedetto ha mandato al cardinale è un testo suo che rimane e lui l'autore e non degli altri testi", ha puntualizzato Gaenswein, precisando che il contributo con il nome di "emerito" nella parte principale del testo è di Benedetto XVI "al 100%".

Sarah: Ratzinger sapeva

Il cardinale Prefetto della Congregazione per il Culto divino, era passato al contrattacco attraverso un tweet notturno. "Dichiaro solennemente che Benedetto XVI sapeva che il nostro progetto avrebbe preso la forma di un libro. Posso dire che abbiamo scambiato diversi test per stabilire le correzioni. Stamattina rilascerò una dichiarazione più dettagliata per ristabilire la verità", scrive il porporato ultraconservatore, annunciando anche che in giornata condividerà una nota dettagliata.Il cardinale Robert Sarah rende inoltre pubbliche tre lettere a lui indirizzate e firmate da Benedetto XVI proprio su questo scambio di appunti sulla questione del celibato dei sacerdoti. "Fornisco da questa sera le prime prove della mia collaborazione stretta con Benedetto XVI per scrivere questo testo in favore del celibato". 

 

Le lettere del Papa emerito

Come anticipato, in mattinata Sarah ha dato la sua versione dei fatti in cui asserisce che il 5 settembre scorso, dopo una visita al monastero Mater Ecclesiae, dove abita il Papa emerito, aveva scritto a Ratzinger per domandargli se era possibile scrivere un testo sul sacerdozio cattolico, "con particolare attenzione riguardo al celibato". Il 20 settembre, il Papa emerito "mi ha ringraziato scrivendomi che lui, da parte sua - continua Sarah -, anche prima di ricevere la mia lettera, aveva iniziato a scrivere un testo su questo argomento, ma che la sua forza non gli permetteva più di scrivere un testo teologico. Tuttavia, la mia lettera lo aveva incoraggiato a riprendere questo lungo lavoro". - Il 12 ottobre, continua il porporato, durante il Sinodo dei vescovi in Amazzonia, il Papa emerito "mi consegnò sotto riserbo un lungo testo, frutto del suo lavoro negli ultimi mesi". "Ho immediatamente proposto al Papa emerito la pubblicazione di un libro che sarebbe stato un immenso bene per la Chiesa, integrando il suo testo e il mio", aggiunge. "A seguito dei vari scambi per la preparazione del libro, il 19 novembre ho finalmente inviato al Papa emerito un manoscritto completo che includeva, come deciso insieme, la copertina, un'introduzione e una conclusione comune, il testo di Benedetto XVI e il mio testo". Il 25 novembre, il Papa Emerito "ha espresso grande soddisfazione per i testi scritti in comune, e ha aggiunto questo - riferisce Sarah -: 'Da parte mia, sono d'accordo che il testo sarà pubblicato nella forma che hai previsto'". Il 3 dicembre "sono andato al monastero di Mater Ecclesiae per ringraziare ancora una volta il Papa emerito per aver riposto tanta fiducia in me. Gli ho spiegato che il nostro libro sarebbe stato stampato durante le vacanze di Natale, che sarebbe apparso mercoledì 15 gennaio e che, quindi, sarei venuto a portargli il libro all'inizio di gennaio, al ritorno da un viaggio", conclude il cardinale.

Il commento dell'editore

"Qui da noi sono in corso discussioni" questo l'unico commento dalla sede parigina dell'editore Fayard, che pubblica 'Dal profondo dei nostri cuori', che sarebbe dovuto uscire domani nelle librerie francesi.