Sabato 20 Aprile 2024

Rapine in monopattino: presa la baby gang

Torino, arrestati un ventenne e tre minorenni. Muniti di coltelli e incappucciati hanno assaltato un hotel e sequestrato il portiere

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di Viviana Ponchia

Contromano, sui marciapiedi, in due o in tre. Sedere stretto e sguardo fiero da pirata sulla tolda. E alla fine un salto e via, a intasare città e percorsi, fino al prossimo preso al volo. Sarà colpa della mancanza di freni come si deve, che allude all’essere affrancati da norme e limiti, ma c’è un evidente fraintendimento fra l’essere umano e il monopattino. L’ultimo malinteso è che fra le tante applicazioni illecite ci sia interpretarlo come mezzo di fuga da una rapina. Non più assurdo che scappare in tram, però più attuale. È successo sabato notte a Torino, dove una baby gang ha pianificato l’assalto a un hotel. E non si rovina la sorpresa anticipando che il colpo è andato malissimo. L’incursione è stata pianificata ai giardinetti e in un B&B di corso Giulio Cesare, l’obiettivo era l’Eco Art Hotel Statuto di via Principi d’Acaja 17, non proprio centro ma quasi. Un ventenne e tre minorenni fra i 16 e i 17 anni, incappucciati e con mascherina, sono entrati in azione poco dopo la mezzanotte minacciando il portiere di notte con un coltello. Niente a che vedere con i grandi furti al caveu, non era il Ritz di Parigi. Le immagini catturate dalle telecamere raccontano una versione in minore di altre celebri imprese, con i tentennamenti dei ragazzini che hanno imparato la parte sbagliata. Uno fa il palo e gironzola davanti all’ingresso, gli altri entrano in trattative con il concierge. Rovistano in tutti i cassetti, racimolano qualche centinaio di euro e poi come hanno visto fare al cinema lo legano a una sedia con il nastro da pacchi per impedirgli di dare l’allarme. E fin qui quasi un classico. La svolta contemporanea è appunto il monopattino, sul quale finora come massimo della trasgressione qualcuno si è fatto beccare di notte in tangenziale, qualcuna non meno coraggiosa con tacchi e pelliccia. Deve essere sembrata una buona idea. Una delle tante dimenticate dalla pubblicità dell’Autoped inventato più di un secolo fa, che in maniera politicamente scorretta lo raccomandava un po’ a tutti: "Mezzo di trasporto di breve raggio ideale per uomini o donne d’affari e per professionisti che debbano raggiungere l’ufficio; per le signore che debbano andare a fare la spesa; per i medici, in caso di visite a domicilio e urgenze; per i ragazzini, che possono andarci a spasso o a scuola; per la servitù quando viene mandata a fare commissioni; per le consegne da parte di droghieri, farmacisti e altri commercianti; per i rappresentanti; per i lavoratori dipendenti; per collezionisti, riparatori, corrieri, e per chiunque altro voglia risparmiare denaro, tempo ed energia". E i rapinatori no? E’ finita che nella notte torinese il nastro adesivo non ha tenuto. Il portiere si è liberato. E la polizia si è data all’inseguimento, diciamo così, della banda. Ne hanno presi due in via Palmieri, uno è riuscito a scappare ed è stato trovato a casa propria, l’ultimo è stato fermato più in là: il maggiorenne con i soldi in tasca e il rotolo da imballo, subito arrestato. La base operativa era in un bed&breakfast nella zona nord affittato con nome e cognome da uno dei rapinatori, perché a volte anche il cinema non insegna niente. Due erano lì con le fidanzate: una minorenne denunciata per favoreggiamento mentre il suo ragazzo cercava di nascondersi in un armadio. L’accusa è di rapina e sequestro di persona per tutti e tutti i fermi sono stati convalidati.