Rapina in metro: aggredita senatrice a vita

Una borseggiatrice le ha portato via il portafogli alla stazione centrale. La Cattaneo ha provato a resistere ma è stata spinta a terra

Migration

di Nicola Palma

Una presenza fissa alle spalle, che tiene il passo cercando di non farsi notare. Le mani che rovistano con insistenza nello zainetto. La derubata che si volta di scatto per capire cosa stia succedendo e si accorge che una donna le sta sfilando il portafogli. Il tentativo di resistere al furto, lo spintone e la caduta a terra, con la borseggiatrice che si allontana di corsa. Una scena tutt’altro che inedita nell’area della Stazione Centrale di Milano, sia all’interno dello scalo ferroviario che in metropolitana. Ieri mattina nel mirino è finita Elena Cattaneo, biologa di fama internazionale per i suoi studi sulla malattia di Huntington e sulle cellule staminali e professoressa ordinaria di Farmacologia all’Università Statale, la più giovane senatrice a vita della storia repubblicana nominata il 30 agosto 2013 dall’allora Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

La 59enne è stata aggredita alle 9.35 di ieri in uno dei corridoi che collegano le linee gialla e verde del metrò e scippata del portafogli: Cattaneo ha provato a fermare la ladra, probabilmente di età compresa tra 40 e 50 anni, ma è stata spinta a terra con violenza. A quel punto, la ricercatrice ha chiamato il 112, e sul posto sono arrivati in pochi minuti i sanitari di Areu, gli addetti alla security di Atm e gli agenti della Polmetro dell’Ufficio prevenzione generale della Questura: è stata accompagnata in ambulanza al Centro traumatologico ortopedico per una lieve contusione alla gamba. I poliziotti hanno raccolto la testimonianza della senatrice e avviato subito le indagini per identificare la borseggiatrice. Il portafogli è stato recuperato poco dopo da un altro passeggero e affidato a un addetto dell’azienda trasporti: all’interno erano rimasti soltanto documenti e tessere, riconsegnati alla legittima proprietaria.

Gli accertamenti investigativi si stanno concentrando anche sull’analisi dei filmati registrati dalle numerose telecamere di videosorveglianza, che potrebbero aver ripreso il momento in cui la ladra ha "agganciato" la ricercatrice oppure il percorso di fuga dopo il colpo. Non è escluso che si tratti di un volto già noto agli investigatori della polizia metropolitana e della Polfer, che ogni giorno monitorano una zona da sempre falcidiata dai raid fulminei di bande di borseggiatrici seriali: alcune colpiscono sui tapis roulant che portano ai binari della Centrale; altre agiscono tra i mezzanini e le banchine delle due linee metropolitane M2 e M3. "Desidero ringraziare tutti coloro che in queste ore, privatamente e pubblicamente, mi stanno esprimendo vicinanza per lo spiacevole evento di cui sono stata vittima – ha detto Cattaneo in serata –. Sono a casa, mi sto riprendendo dalla disavventura e sono grata alle forze di polizia, al personale Atm e ai servizi di soccorso per la sollecitudine con cui sono intervenuti".