Venerdì 20 Giugno 2025
ALESSANDRO D'AMATO
Cronaca

Rapina finita nel sangue. Benzinaio ucciso, confessa un 18enne

Ardea (Roma), quattro coltellate letali. Scatta il fermo. Il giovane fa ritrovare la lama, ancora sporca di sangue.

L’immagine fornita dai carabinieri ritrae l’arresto del 18enne

L’immagine fornita dai carabinieri ritrae l’arresto del 18enne

Si chiama Marco Adamo, ha 18 anni, precedenti di polizia e viene da una famiglia "difficile". Ha confessato di aver ucciso Nahid Miah, benzinaio di Tor San Lorenzo, frazione del comune di Ardea e ha fatto ritrovare il coltello a serramanico con lama della lunghezza di 16 centimetri ancora sporco di sangue, oltre al casco e ad alcuni vestiti indossati durante l’omicidio. Il 36enne bengalese, gestore di un distributore di carburanti era stato accoltellato poco prima delle 12 del 27 maggio scorso da un uomo arrivato a bordo di una moto, vestito completamente di nero e con casco integrale, che alla fine aveva rubato 570 euro in contanti.

L’INDAGINELa Procura di Velletri e i carabinieri hanno ascoltato i testimoni e visionato le immagini delle telecamere di video-sorveglianza. L’assassino era a bordo di una moto Bmw GS 650 bianca, rubata due giorni prima a Roma. Gli investigatori hanno ricostruito l’intero percorso fatto dalla due ruote, che è stata rinvenuta il giorno dopo in un’area boschiva quasi completamente carbonizzata. La moto era stata rubata qualche giorno prima dell’omicidio da tre giovani del litorale romano, i quali tuttavia non erano coinvolti nell’omicidio. Adamo ha rubato a sua volta ai tre la moto proprio per andare a rapinare il benzinaio. A quel punto, hanno ricostruito la rete di relazione dei tre ragazzi per arrivare a chi avesse rubato loro la moto.

IL FERMOI carabinieri hanno ottenuto i tabulati telefonici del cellulare del 18enne e li hanno incrociati con il percorso della moto, trovando una piena sovrapponibilità. È scattata la ricerca del sospettato, poi ritrovato sabato in un’abitazione di Cisterna di Latina, dove si stava nascondendo. Poi, durante l’interrogatorio, le ammissioni e il fermo. Nei prossimi giorni sarà sentito dal Gip per l’udienza di convalida. Le accuse nei suoi confronti sono omicidio volontario e rapina.

LA VITTIMAMiah era conosciuto da tutti nella zona perché gestiva il distributore Toil di via delle Pinete. Aveva lavorato come cameriere a Conca d’Oro prima di diventare dipendente e quindi gestore di un benzinaio in viale Marconi, dove ha un fratello che gestisce un alimentari. Viveva ad Ardea con la moglie Rita Rahman Bristy e i due figli, uno di cinque anni e una di pochi mesi. È stata Rita a scoprire che il marito aveva ricevuto una coltellata al torace quella mattina, forse per aver reagito durante la rapina. I medici del 118 hanno cercato di salvargli la vita, ma alla fine si sono dovuti arrendere.