Napoli, rubano a casa del parroco. Lui si sfoga su Facebook

Il sanguigno don Raimondo Di Rienzo ha postato le foto dell'appartamento a soqquadro, prendendo i ladri a male parole. E conclude: "Il demonio vi ha rubato la dignità"

Parroco subisce un furto in casa e posta le foto su Facebook

Parroco subisce un furto in casa e posta le foto su Facebook

Castellammare di Stabia (Napoli), 15 luglio 2018 - Anche le 'scomuniche', in tempi di social e nuove tecnologie, possono arrivare via Facebook. E' successo nel Napoletano, dove il sanguigno parroco di Gragnano, don Raimondo Di Rienzo, dopo aver subìto un furto in casa ha bacchettato i ladri apostrofandoli direttamente sul social network. 

I danni sono limitati: qualche spicciolo destinato ai più bisognosi, la stola, l'ampolla con l'olio sacro, l'aspersorio. Ma l'ira del don è aggravata dal fatto che oltre al suo appartamento di 35 metri quadri alla periferia di Castellammare di Stabia i topi d'appartamento hanno ripulito anche le case dei suoi vicini, una giovane coppia e un pensionato 83enne. Che fare? il parroco si è sfogato con un lunghissimo post arricchito con le foto dell'appartamento messo a soqquadro. 

L'esordio è scoppiettante: "Cari ladri, e scrivo 'cari' per non scrivere maledetti vigliacchi farabutti che stanotte siete entrati in casa mia e mi ha avete derubato, forse non leggerete, perché troppo impegnati a progettare altre schifezze. Avete fatto vivere a me, alla mia famiglia e ai miei amici e vicini - tutta gente onesta e rispettabile - un vero incubo". E più avanti chiede: "Ma cosa pensavate di trovare nella casa di un prete? Cosa pensavate di trovare in casa di un pensionato? Cosa pensavate di trovare in casa di una giovane coppia? Il vostro magro bottino non so a cosa vi servirà, ma sappiate che solo ciò che si guadagna col sudore della fronte porta frutto!". "Il bene genera bene - continua il parroco - ... ma il male genera male! A noi avete rubato qualche soldo e qualche oggetto... Ma a voi - conclude don Raimondo - il Demonio ha rubato la dignità! E la dignità è qualcosa che voi, disgraziati schifosi delinquenti, non potrete mai avere... nemmeno rubandola".