
Serafini
Lo sdegno, l’angoscia, il timore che il peggio sia dietro l’angolo: una nuova ondata di atti antisemiti in Francia crea grande allarme nell’opinione pubblica e accentua il malessere che si vive – da tempo – all’interno delle comunità ebraiche francesi. Timori che non sono solo Oltralpe come dimostra quanto accaduto sempre ieri a Roma, dove, a Trastevere, due pietre d’inciampo in memoria di due deportati sono state oltraggiate.
A Parigi una sessantina di stelle di David, simbolo dello Stato d’Israele, sono comparse ieri sulle facciate di edifici in svariati arrondissement, in particolare il quattordicesimo che si estende da Montparnasse all’Observatoire al Parco Montsouris. "Questi graffiti impressi con inchiostro blu ci riportano alla mente le scritte che denunciavano le case degli ebrei negli anni Trenta. Non posso tollerare una cosa simile nel mio quartiere. Non posso dimenticare che quelle scritte preannunciarono lo sterminio di milioni di vittime innocenti durante la Seconda guerra mondiale", ha dichiarato Carine Petit, sindaco dell’arrondissement.
Lo sdegno è unanime nella classe politica, anche se espresso con minore convinzione da parte della “France Insoumise”, l’ultragauche guidata da Mélénchon. Il primo ministro Elisabeth Borne ha condannato con fermezza "questi atti ignobili che si stanno moltiplicando nel nostro Paese da quando è iniziato il conflitto fra Israele e Hamas. Abbiamo tutti il dovere di proteggere gli ebrei di Francia", ha detto. "L’antisemitismo non deve trovare spazio nella nostra Repubblica", ha commentato a sua volta la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo: "Ci siamo rivolti al procuratore della Repubblica affinché gli autori siano identificati, perseguiti e condannati".
Dal 7 ottobre ad oggi sono più di 850 gli incidenti registrati dalla polizia e 6mila le segnalazioni ricevute. Le inchieste in corso sono 230 e hanno già condotto all’arresto di 430 persone. "Non lasceremo passare niente, oltraggi simili sono indegni", ha ribadito Elisabeth Borne. Molti abitanti dei quartieri interessati hanno espresso sui social il loro "immenso disgusto", la loro vergogna e la loro rabbia. "Le stelle di David stampate sui muri saranno cancellate immediatamente", ha assicurato il vicesindaco Emmanuel Grégoire, il quale ha ricordato che questo tipo di reato è punibile con quattro anni di reclusione e 30mila euro di ammenda. Croci gammate e scritte ingiuriose nei confronti degli ebrei sono comparse in questi giorni in diverse località francesi: a Petit-Quevilly, un paesino della Normandia, è stata personalmente minacciata la sindaca, che ha origini ebree.
Il governo francese ha alzato il livello di allerta mobilitando 7mila militari del dispositivo antiterroristico Vigipirate. Proprio ieri si è avuto a Parigi un esempio delle conseguenze drammatiche cui possono condurre le tensioni di queste ore: erano le 9 di mattina quando all’interno della stazione metropolitana François Mitterrand una donna completamente velata ha cominciato a inveire contro i passanti gridando "Allah Akbar", inneggiando alla Jihad e minacciando di farsi saltare in aria. Due poliziotti sono intervenuti ordinandole di mostrare quel che aveva in mano: al suo rifiuto hanno fatto uso delle armi. Colpita allo stomaco, la donna è stata portata all’ospedale in gravi condizioni. Non aveva con sé alcun ordigno. Secondo il portavoce del governo Olivier Véran, la donna era stata condannata recentemente per minacce nei confronti di militari dell’operazione Vigipirate.