Morso da un ragno violino rischia la vita, salvato in extremis

Il racconto choc dell'uomo: "Non parlavo più e la funzionalità di alcuni organi era ormai compromessa"

Ragno violino

Ragno violino

Terni, 26 aprile 2018 - Se l'è vista davvero brutta un ufficiale nella polizia municipale 59enne che vive a Terni. L'incubo per l'agente si è materializzato nel giardino di casa sua quando, nei giorni scorsi, è stato morso da un ragno violino, uno dei pochi aracnidi velenosissimi che vive in Italia. “Ho visto la morte in faccia - racconta l'uomo al Messaggero -. Sono vivo per miracolo. Quando sono arrivato all’ospedale di Terni non parlavo più e la funzionalità di alcuni organi era ormai compromessa. Se l’ho raccontata lo devo alla professionalità dell’equipe medica del reparto di malattie infettive guidato dalla professoressa Daniela Francisci”.

Un calvario durato giorni per l'ufficiale della municipale che all'inizio dei malori non pensava affatto al morso dell'animale. Anche perché i sintomi non sono immediati. La vicenda clinica è stata ricostruita all'ospedale di Terni. Il braccio sinistro, su cui il 59enne aveva visto e tolto il ragno – ma solo dopo che l'aracnide lo aveva ormai punto -, era diventato gonfio. Iniziava anche la febbre. Le sue condizioni si aggravavano sempre di più fino alla necrosi dell'arto e al mal funzionamento dei reni. All'ospedale di Terni, nel reparto di malattie infettive, dopo una serie di indagini i medici hanno ricondotto quelle precarie condizioni di salute alla puntura dell'insetto. E solo dopo una tempestiva cura antibiotica l'uomo è stato salvato.