Mercoledì 24 Aprile 2024

Ragazza uccisa sul marciapiede Preso il pirata: era ubriaco

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VERONA

Passeggiavano all’alba di un nuovo giorno. Tra sogni e progetti. Invece quel futuro atteso, rincorso, è stato falciato via in un attimo. E quell’alba di speranza si è tramutata in una frazione di secondo in un’alba di sangue e morte. Quella di una giovane ragazza di 29 anni che, ieri mattina, camminava con un amico sul marciapiede, vicino a Porta Vescovo a Verona, quando intorno alle 5.30 è stata falciata da un’auto guidata da un 26enne che non si è fermato a prestare soccorso. Il giovane è stato intercettato e fermato poco dopo da una pattuglia polizia locale, nelle vicinanze di una discoteca. Per la ragazza, di origine marocchina ma da anni residente nella città dell’Arena dove lavorava in una pizzeria, che è stata centrata in pieno da quell’auto ”impazzita“ che è piombata sul marciapiede all’improvviso, non c’è stato nulla da fare. "Un impatto devastante", raccontano ancora sotto choc alcuni testimoni che hanno assistito alla scena. Inutili si sono rivelati i tentativi di rianimarla effettuati dai sanitari del 118: ne hanno solo potuto dichiarare il decesso per le ferite troppo profonde riportate. L’automobilista, un 26enne veronese alla guida di una Volkswagen Polo, subito dopo l’incidente, è fuggito senza prestare i soccorsi. Ma è stato intercettato e fermato poco dopo da una pattuglia polizia locale, nei pressi di una discoteca. Secondo i primi risultati degli accertamenti compiuti sul giovane, aveva un tasso di alcol nel sangue molto elevato, almeno tre volte superiore ai limiti di legge, stando a quanto riferiscono alcune fonti investigative. Il ragazzo avrebbe perso il controllo della vettura, puntando con l’auto verso il marciapiede. Una volta fermato l’investitore è stato trasferito nella sede del comando della Polizia locale e trattenuto in stato di fermo. Nei suoi confronti, a tarda sera, non erano stati presi provvedimenti cautelari, ma non è escluso che possano scattare non appena saranno confermati gli esami tossicologici richiesti dal pm che conduce le indagini. La polizia giudiziaria sta anche visionando i filmati delle telecamere in zona per cercare di ricostruire esattamente la dinamica di quanto successo. Sono state anche allertate le autorità consolari marocchine per avvisare i familiari del decesso della giovane, che vivono ancora in Marocco.

red. int.