Raduno ad alta tensione Un rave clandestino, arrivano tremila persone "Sgomberateli subito"

Occupata una proprietà privata subito fuori Modena. Il sindaco chiede il ripristino della legalità. Chiusi per sicurezza i caselli autostradali. Il Viminale: "Interromperemo l’evento al più presto"

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di Gianpaolo Annese

Varcato l’ingresso del capannone ci si immerge nella folla che ondeggia davanti a un muro di casse audio disposto come fosse un altare, al ritmo forsennato dei bassi che si sentono fin dall’autostrada. La musica techno, martellante e ipnotica, sale al soffitto sospinta dal fumo che afferra alla gola, una danza tribale 2.0.

Migliaia di persone, tra cui molti stranieri hanno raggiunto tra la serata di sabato e la notte di ieri un maxi-deposito agricolo abbandonato (il proprietario ha sporto denuncia alle forze dell’ordine) nei pressi del casello autostradale di Modena nord. Mentre scriviamo il rave party ’Witchtek 2K22’ è ancora in corso, nella struttura musica e balli sono andati avanti per tutta la notte e per l’intera giornata di ieri. L’afflusso è stato così massiccio che per motivi di sicurezza sono state chiuse diverse uscite autostradali, sull’A22 a Carpi e Campogalliano, e sull’A1 Modena Nord e Sud.

Sul posto è stato schierato un cordone di polizia e carabinieri – oltre ad ambulanze e vigili del fuoco – per impedire ulteriori ingressi e presidiare la situazione in attesa di sviluppi. Ieri la giornata è trascorsa senza incidenti, un elicottero della polizia ha sorvolato e studiato l’area, sono stati identificate le targhe dei veicoli. Nella notte tra sabato e domenica invece c’è stata qualche tensione per il lancio di razzi segnalatori e petardi. Poi ieri la concomitanza con il salone degli sporti invernali ’Skipass’ nella vicina Fiera della città ha mandato in tilt il traffico.

L’obiettivo dei partecipanti al rave – numero stimato 3.500 tra giovani e adulti dai 18 e i 40 anni – è attraversare tutto il ponte di Halloween, fino a domani. Ma il neo ministro dell’Interno Matteo Piantedosi non ci sta: ieri mattina ha dato subito mandato a prefetto e al capo della Polizia Lamberto Giannini di adottare "ogni iniziativa per interrompere l’evento in corso e liberare l’area al più presto". Da quanto si apprende si è aperta una trattativa con gli organizzatori, mentre il prefetto Alessandra Camporota ha convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Con tutta probabilità l’azione di sgombero avverrà stamattina: bisognerà capire se si arriverà a una soluzione pacifica oppure sarà necessaria la forza. Tema che sta dividendo in queste ore le parti politiche. Lo stesso sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha rimarcato la necessità di "garantire nei tempi più rapidi possibili il ripristino della legalità", agendo tuttavia "senza forzature".

I partecipanti al rave oltre che da diverse regioni dell’Italia del nord provengono da tutta Europa: Spagna, Francia, Albania, Germania, Austria. "Trasformiamo il degrado di questi posti in bellezza e libertà", sospira Igor, milanese, barcollando e stringendo gli occhi solenne. Nella mano destra stringe una bottiglia semipiena: "È un cocktail di Jägermeister e Monster Energy, bevanda energetica. Ti far star bene per tre giorni". All’interno del capannone a sinistra si stende un tappeto di canadesi per riposarsi e dormire. Sulla destra tra un camper e una roulotte sono schierati gli stand: magliette con simbologie gotiche, borse, spille, adesivi, accessori, quindi punti ristoro a base di piadine, arancini e pizze fritte ‘anti-autoritarie’. Il prezzo, almeno qui, non risente dell’inflazione: si va dai 2,50 ai 5 euro. Di fianco domina il bar con ogni tipo di bevanda. Vassily, nome d’arte, viene da Bassano: "Lei è un poliziotto?". "No, un giornalista…", "Ah, giornalista-terrorista", ma per fortuna poi sorride: "Anch’io ogni tanto scrivo poesie…", sospira.

Tra ragazze vestite da streghe, simil fatine con le ali colorate e uomini in tunica e aureola la giornata scorre lenta. "Vogliamo semplicemente divertirci e fare quello che ci va nel rispetto naturalmente di ogni regola". L’occupazione di una proprietà privata però è un reato. "Da quanto ci risulta è un capannone rimasto incompiuto e abbandonato da 20 anni…". L’odore che sale rimanda a forme sconosciute di sostanza stupefacente: "Ma sì, c’è marijuana, cocaina, il crack che è tornato di moda, pasticche, ma niente eroina, quella è terribile. Purtroppo i più giovani cadono nella trappola, ma noi facciamo in modo che resti fuori": parola di Igor, pizzaiolo con la passione per la fotografia, che a quanto pare si occupa di ‘sicurezza’.