Giovedì 18 Aprile 2024

Qui comando io Così Erdogan avverte Putin

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Roberto

Giardina

Dispetti tra despoti. Erdogan a Teheran lascia attendere Putin per 52 secondi, ma al Cremlino lo Zar lo fece aspettare per due minuti. La puntualità era la virtù dei re, si diceva un tempo, oggi anche i sovrani sono in via di estinzione. Putin davanti ai giornalisti non ha nascosto i segni di´impazienza, dondolava da una gamba all´altra, faceva smorfie, allargava e contraeva le mani. Un´umiliazione. I servizi segreti britannici e la Cia, da mesi specializzati nel diffondere notizie allarmanti sulla salute del capo russo, ci sono rimasti male. A 69 anni, si è dimostrato in forma quanto Erdogan, 68 anni che lo dominava in altezza, un metro e 85 contro un metro e 70 molto dubbio. Di solito è lui che infligge questo trattamento agli ospiti, un segno di potere.

Basta pensare al passato più recente per trovare qualche esempio.

Alla vigilia della guerra in Ucraina, al Cremlino ha confinato prima il presidente Macron, poi il Cancelliere Scholz, in fondo a una tavola lunga oltre cinque metri, opera di un artigiano italiano. E il dieci marzo del 2020 a Mosca, Erdogan rimase in attesa a lungo, tanto che a un certo punto decise di sedersi. Il 7 aprile del 2019, Putin giunse in ritardo di un´ora all´incontro con Papa Francesco in Vaticano.

Ma, si sa, è sempre colpa del traffico romano.

Nel 2007, nell´accogliere Frau Merkel a Sotchi si fece accompagnare da un gigantesco labrador, una cagna per la cronaca, pur sapendo che la Cancelliera aveva timore dei cani. "Putin ist kein Kavalier", commentò Frau Angela, non è un gentiluomo. Non lo fu neanche Erdogan, quando l´8 aprile del ´21, lasciò in piedi Ursula von der Leyen, presidente della commissione europea, per parlare a con il belga Charles Michel, presidente del consiglio europeo, più alto in grado. C´erano due poltrone, e se le presero gli uomini. Quelle immagini fecero il giro del mondo e scatenarono un’infinità di polemiche.

Frau Ursula dopo protestò solo con monsieur Charles. Da europeo era un maleducato, Erdogan invece era fedele alla cultura orientale. Le donne cedono il passo e le poltrone agli uomini. Joyce Karam scrive sul "Guardian" che i cinquanta secondi d´attesa dimostrano quanto abbia perduto Putin in prestigio a causa della guerra. O è stato un errore del protocollo, secondo l´AFP, chi ha fatto entrare in anticipo Putin nel sala dell´incontro? I padroni di casa iraniani che hanno voluto creare un incidente tra il russo e il turco? La collega si illude. E´ stato uno screzio o una piccola vendetta tra due signori quasi in età di pensione.