Sabato 20 Aprile 2024

"Qui 400 italiani Alcuni intrappolati"

"Gli italiani in Ucraina erano inizialmente 2mila, ora sono 400. Molti di loro vogliono rimanere perché hanno la loro vita in Ucraina, con mogli e figli. Ma alcuni sono purtroppo intrappolati, non riescono a lasciare il Paese". Lo ha detto l’ambasciatore d’Italia in Ucraina, Pier Francesco Zazo. E aggiunge: "Il fatto che l’ambasciata italiana sia ancora presente in Ucraina rappresenta un aspetto importante, apprezzato dal governo ucraino, ma anche un sostegno psicologico per gli italiani presenti". E le testimonianze raccolte confermano la drammatica situazione che attanaglia anche i nostri connazionali. "Probabilmente la Farnesina lo starà già facendo, ma vorrei chiedere a chi può di mettersi in contatto coi russi per negoziare un corridoio umanitario per farci uscire da qui, noi non vogliamo questa guerra, quasi tutte le persone qui, questa guerra non la vogliono. Fateci uscire". A parlare è Giovanni Bruno, 35 anni, di Pozzallo, sposato con una donna ucraina di 33 anni, e padre di una bimba di 22 mesi. Era andato a Kherson a fare visita ai parenti di sua moglie. E lì è rimasto, prigioniero della guerra. Lui è un marittimo. "Quando mi imbarco, mia moglie torna dai suoi genitori. Questa volta siamo venuti tutti insieme a Kherson. Non ci saremmo mai aspettati di trovarci ad affrontare una situazione simile". La città è sotto il controllo dell’esercito russo: "Non fanno entrare e uscire nessuno dalla città circondata. Non stiamo male di salute, ma i supermercati sono vuoti. Mia moglie ha finito le medicine per la tiroide e in farmacia non arrivano. Tutto chiuso, non entra e non esce nulla".