Europei, sondaggio: gli azzurri sono già nel cuore. Il 76% mai così emozionato dall’inno

Europei, la nazionale suscita un grande entusiamo collettivo. E nell’era Covid fa riscoprire il senso della patria

L'entusiasmo dei tifosi azzurri

L'entusiasmo dei tifosi azzurri

La nazionale di calcio, comunque vada la partita di oggi contro il Galles, è già qualificata agli ottavi di finale della competizione europea. Al di là di questo primo obiettivo raggiunto – che comunque non è di secondo ordine visto che agli ultimi mondiali la squadra azzurra non riuscì neanche a qualificarsi per il torneo finale – ciò che colpisce è l’entusiasmo che si è riuscito a sviluppare in queste prime due notti magiche in cui l’Italia ha vinto con due secchi 3-0 contro la Turchia e la Svizzera.

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È facile pensare che alla base di questo entusiasmo ci sia una naturale reazione sociale ed umana dopo che per più di un anno in seguito alla pandemia era stata bloccata anche qualsiasi effervescenza collettiva. Però c’è dell’altro. Basta guardare i record degli indici dell’audience della visione delle due partite che l’Italia ha giocato con squadre non certo alla ribalta del calcio internazionale per comprendere che è nata una voglia in più di sentirsi italiani. Per esempio il 76% della popolazione che ha seguito in tv le prime due partite ha dichiarato che l’ascolto dell’inno ha avuto un significato diverso rispetto ad altre volte e naturalmente si è chiuso in un silenzio rispettoso, come se stesse onorando la nazione Italia e non la nazionale di calcio. Questo primo dato già di per sé riassume il modo in cui i cittadini stanno vivendo gli Europei.

Il giocatore al momento giudicato migliore è Locatelli, autore di una doppietta nell’ultima partita, ma anche Barella e Berardi non sono da meno. Invece pensando alla storia dei grandi tornei internazionali, la vittoria che ha ancora oggi un maggiore peso nell’immaginario collettivo è per il 55% quella dei Mondiali del 1982 a Madrid, paradossalmente invece la successiva Coppa del mondo alzata nel più recente 2006 a Berlino ha lasciato un forte ricordo solo nel 40%. Così si spiega anche il dato che, se si chiede agli stessi tifosi di nominare il miglior giocatore italiano, il 38% indica il compianto Paolo Rossi, seguito da Baggio e Tardelli.

Insomma ai primi 3 posti troviamo i protagonisti dei Mondiali del 1982 e 1994 e non quelli del 2006 in cui l’Italia trionfò. Ritornando agli Europei è da notare che aumenta sempre di più la quota delle donne che seguono il calcio: su 10 persone che hanno visto le partite dell’Italia 6 sono maschi e 4 donne, negli anni precedenti il sesso femminile non ha mai rappresentato più del 25% della platea dei tifosi, contro quindi il 40% di questi Europei.

Nel pronostico invece su chi vincerà gli italiani si dividono. Al di là della speranza che possa vincere la nazionale azzurra, il 72% dei tifosi vede la Francia come l’unica squadra in grado di impedire all’Italia di alzare la coppa. Segue poi il Belgio ma solo con il 18% delle indicazioni. Non si sa ancora se il tabellone lo permetterà ma il 68% auspica di vedere in finale nuovamente lo scontro tra Italia e Francia, così come fu agli Europei del 2001 e poi ai Mondiali del 2006. Una sorte di ’bella’ visto che le precedenti due finali si conclusero con una vittoria per ciascuna nazionale.

*Direttore Noto Sondaggi