Quelli che non tolgono la mascherina "Il Covid c’è ancora, abbiamo paura"

All’aperto non è più obbligatoria, ma in tanti continuano a indossarla. Un viaggio nelle vie del centro

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di Gianluca Brambilla

Da venerdì l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto è caduto. Il primo segnale di un lento ritorno alla normalità. O almeno, questa è la speranza. Eppure, girando per le strade di Milano, a migliaia ancora indossano mascherine. C’è chi lo fa per prudenza, chi – dopo essere uscito da un bar o da un negozio – non si accorge neppure di averla ancora addosso. Segno dei tempi. E c’è addirittura chi ammette di usarla per ripararsi dal freddo o tenere lontane le allergie primaverili. "Preferisco tenerla per sicurezza, soprattutto nei luoghi più affollati – spiega Angelo, mentre passeggia in piazza Duomo –. Ormai ci ho fatto l’abitudine, è diventato quasi più strano non averla addosso". Ed è ancora per prudenza che Ilaria indossa sempre la mascherina, anche all’aperto: "Ho la fortuna di lavorare in smart working, ma nelle ultime settimane ho molti colleghi che sono risultati positivi. Sono fiduciosa che pian piano si possa tornare alla normalità, ma per ora continuo a proteggermi dal contagio. Ho paura". Poi, precisa: "Sono allergica alle graminacee e in questo periodo comincio a sviluppare sintomi quando sto all’aria aperta – è la spiegazione aggiuntiva –. Indossando una Ffp2, ho notato grande miglioramento".

Tra i tanti milanesi che camminano in centro “armati“ di mascherina c’è Nicolò: "La pandemia non è ancora finita, mi sembra giusto continuare a indossarla per garantire sicurezza sia a me che agli altri. Io spero che prima o poi questa situazione finisca. Fino ad allora, però, è bene non rischiare. D’altra parte indossiamo la mascherina da due anni ormai, è un’abitudine". E insieme alla prudenza è proprio l’abitudine l’altra motivazione che spinge tanti a coprirsi bocca e naso. Lo conferma Elfie, a spasso tra palazzo Marino e piazza Scala: "È un’abitudine ormai. Mi sembrerebbe strano, oltre che pericoloso, andare tra la folla o in un locale al chiuso senza mascherina. Chissà che questa non diventi la nuova normalità in futuro". Anche per Camilla Barberis, che passeggia vicino alla Galleria, è diventata un’abitudine: "Nei primi lockdown mi capitava spesso di dimenticarla a casa, ora non più. È entrata a tal punto nella nostra routine, che è impossibile uscire di casa senza". Conferma Marta Marchetti: "Girare con la mascherina non mi dà più fastidio". Stesso discorso per Guglielmo, incontrato davanti alla stazione Centrale. Continua ad indossarla sia nei locali al chiuso che all’aria aperta: "Credo che ognuno debba essere libero di poter scegliere se tenerla o no – chiarisce –. Anche dopo il 31 marzo, quando dovrebbe cessare pure l’obbligo di mascherina al chiuso, continuerò a indossarla".

Nei primi giorni senza obbligo di Dpi all’aperto, dunque, molti scelgono la via della prudenza a ogni costo. Non tutti, però. Tra chi gira per le vie del centro munito di mascherina c’è anche chi semplicemente si dimentica di averla addosso: "Capita! – è la confessione –. Ogni tanto mi sembra un po’ una museruola. Anche per questo mi auguro si possa tornare a guardarsi in faccia e non più solo negli occhi".