Mercoledì 24 Aprile 2024

Quella iattura di De Luca contro CR7. Juve a caccia di amuleti anti Napoli

Il governatore aveva stuzzicato i bianconeri dopo la partita annullata per il virus

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In via Druento, quartier generale bianconero, c’è chi tocca ferro e ricorre a riti apotropaici qualora all’orizzonte veda stagliarsi l’ombra di ‘Delu & Dela’, ovvero De Luca e De Laurentiis, che con le loro parole sembrano avercela tirata a CR7. Alla Continassa c’è gente convinta che non esista sfida che si possa affrontare senza l’aiuto degli dei pagani della Fortuna. Perciò sono davvero in pochi, dopo le schioppettate del ‘governatore stregone’ e del ‘presidentissimo’, a negare che divinazione e magia siano più potenti del Pallone d’oro.

D’altra parte, si chiedono sconsolati i gobbi (personaggi che, jellaticamente parlando, porterebbero fortuna), come è possibile contrastare i partenopei, maestri della scaramanzia e capaci di scagliare anatemi contro i rivali, imparabili come rigori calciati da Maradona? Diciamola tutta: agli occhi dei tifosi della ‘Vecchia Signora’, la premiata ditta ’Delu&Dela’ è alleata con il virus.

Gli ultras bianconeri, ormai intrappolati nel loro Fornite da incubo, vedono Aurelio e Vicienz come untori, come Totò, ne ‘La patente’ (l’episodio diretto da Luigi Zampa), crudeli Thánatos dei ragazzi di Pirlo. Menagrami, gente che ti fulmina con lo sguardo, pericolosi appena aprono la bocca, un paio di occhiali neri e un sorrisetto arcigno stampato sulle labbra. E così se ne stanno su internet a trovare somiglianze, affinità, analogie, a toccarsi quando scaricano la foto di Dela con gli occhialoni scuri e quella di Delu tutto vestito di nero.

Il fatto che la positività di Ronaldo sia venuta a galla un martedì 13 aggiunge solo altro olio bollente sulla paura del popolo bianconero, ormai certo che non basti fare le corna per allontanare il malocchio. Non è vero ma ci credo. Così più che magliette, felpe e cappellini, il merchanding di marca juventina dovrebbe cambiare rotta verso la vendita degli amuleti. Cornetti rossi, il gobbetto (ovviamente con maglia bianconera), il ferro di cavallo, la civetta ‘scio scio ciucciuve’ e finanche il fallo alato. Tutto un proliferare di oggettistica da tasca contro gli uccelli del malaugurio che volano dal Sud. Basterà o c’è da ricorrere all’esorcista?

Per il momento qualcuno è stato già visto davanti allo Stadium a gettare sale grosso alle spalle e a recitare formule propiziatorie. Sghignazzano i tifosi del ciuccio. Ora che Cristiano è stato colpito e affondato, festeggiano la vendetta contro gli odiati rivali, che pretendevano la vittoria a tavolino, e presentano il conto. "Altro che tre a zero, ora dovete pagare la tassa. Quale? Quella della salute del bomber e degli altri gobbi".