Venerdì 19 Aprile 2024

Quei giovani violenti e la spettacolarizzazione social

Il caso delle bulle adolescenti di Siena

Firenze, 24 aprile 2022 - La spettacolarizzazione della violenza tra i giovani è un fenomeno sempre più diffuso e che va attenzionato". Il messaggio del questore di Siena, Pietro Milone, è molto semplice e chiaro: si è già varcata la linea dell’eccesso ed è difficile tornare indietro. L’amara considerazione nasce dal fatto che un gruppo di ragazzine minorenni della Città del Palio prendeva di mira alcune coetanee e le picchiava per poi pubblicare sui social i video dei pestaggi. Il premio – autoconferito – era il gusto di far male, di umiliare, di cristallizzare nella “rete“ la supremazia del branco che si impone con la violenza. Chiamavano “Ring“ l’area sotto la Fortezza Medicea in cui mettevano in atto le loro aggressioni, filmate con l’immancabile cellulare da una o più componenti della gang.

Dieci di queste ragazzine fra i 14 e i 15 anni sono sotto inchiesta per le loro condotte criminali e sono state sottoposte a perquisizioni personali e domiciliari dalla polizia, su delega della procura presso il tribunale dei minorenni di Firenze. La “spettacolarizzazione della violenza“ è in aumento fra i giovanissimi. Il caso di queste ragazzine è solo l’ultimo in ordine di tempo: un paio di settimane fa a Taranto tre minorenni uccisero un cagnolino a sassate filmando la scena con gli smartphone.

Si usano i telefonini e i social come cassa di risonanza di una “grandezza“ che poi altro non è che una gigantesca trappola. Ci domandiamo, però, una cosa: com’è possibile che le famiglie non si accorgano, non notino comportamenti quantomeno sospetti nei loro figli, soprattutto se adolescenti? Abbiamo la sensazione che la distanza non sia soltanto fra questi ragazzi e il mondo, ma soprattutto fra loro e le famiglie, pericolosamente immerse in un sordo e cieco universo parallelo.