Quarta dose anti Covid: per chi è raccomandata e dopo quanto farla

Vaccini: le indicazioni del Ministero della Salute in una circolare

Roma, 20 febbraio 2022 - Quarta dose di vaccino anti Covid: arrivano le direttive del Ministero della Salute dopo il via libera dell'Aifa di ieri. Ecco chi riguarda e le tempistiche. 

Aggiornamento: il commissario Figliuolo ha dichiarato che la somministrazione del secondo booster per i fragili dovrebbe partire il primo marzo. 

In una circolare diffusa oggi dalla Direzione generale di prevenzione del ministero si raccomanda la  "somministrazione di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale)", ai soggetti con "marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido". Questo purché "sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale". 

La quarta dose dunque riguarda gli immunodepressi, una platea di circa tre milioni di persone in Italia, che sono chiamati a sottoporsi al richiamo quattro mesi dopo l'ultima iniezione. 

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Date e dosaggi

Nella nota congiunta di ministero, Iss, Css e Aifa che accompagna la circolare ministeriale si legge che "il commissario straordinario per l'emergenza COVID-19 sulla base delle esigenze organizzative della campagna vaccinale, indicherà la data di effettiva attuazione della nuova indicazione". Vengono specificati anche i dosaggi del richiamo: ovvero "30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty (Pfizer)  nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax (Moderna) nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni". 

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La raccomandazione di un booster aggiuntivo per i soggetti con compromissione immunitaria è stata decisa tenuto conto dell'attuale situazione epidemiologica, "che continua a registrare un'elevata circolazione del virus Sars-CoV-2" e "nel rispetto del principio di massima precauzione". L'Istituto superiore di Sanità ha diffuso proprio ieri gli ultimi dati su vaccino e rischi, sottolineando che i non-immunizzati finiscono in ospedale 9 volte di più di chi ha ricevuto tre iniezioni: l'Iss informa poi che il booster protegge in oltre sei casi su dieci dall'infezione e quasi completamente contro la malattia in forma grave. 

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