Quarantamila deportati da Mariupol

MARIUPOL

L’esercito russo ha trasferito con la forza 40.000 residenti della citta’ costiera di Mariupol nei territori sotto il suo controllo. Lo riferiscono fonti ucraine citate dall’agenzia Ukrinform che ha citato la commissaria per i diritti umani Liudmyla Denisova che ha fornito le cifre attraverso il suo canale Telegram. Denisova ha anche denunciato che l’esercito russo ha trasferito con la forza 17 bambini da un ospedale nella città assediata, separandoli dai loro genitori, rimasti a Mariupol e successivamente evacuati a Zaporizhia, sotto il controllo ucraino. "Faccio appello al Comitato internazionale della Croce Rossa affinché si adoperino per aiutare a riportare in Russia gli ucraini trasportati illegalmente e ad aprire corridoi umanitari sicuri dalle aree in cui vi è ostilità", ha denunciato la commissaria.

Il vice sindaco di Mariupol Sergey Orlov, intervistato su Rai 3 a Mezz’ora in più da Lucia Annunziata, ha spiegato che il 40 % della città è occupato dai russi che "uccidono tutti i gruppi etnici ucraini". "Mariupol era una città russofona e quando si uccidono gli ucraini con attacchi aerei, si uccidono anche i russi. Sono crimini di guerra, per questo noi chiediamo aiuti, noi non abbiamo armi. Noi chiediamo di difenderci".