Giovedì 18 Aprile 2024

Quando il caso di deejay Fabo fece da battistrada

Spiega Filomena Gallo, segretaria dell’associazione Luca Coscioni: in Italia "una legge che regoli la morte volontaria medicalmente assistita è attesa da anni ma è rimasta ferma alla Camera per anni. I giudici continuano a tappare i buchi non colmati dalla politica". Ad aprire la strada al suicidio assistito è stata la sentenza della Corte costituzionale sul caso di Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Coscioni, imputato per aver aiutato al suicidio Fabiano Antoniani, in arte DJ Fabo. La Corte di Assise, infatti, a dicembre 2019, ha assolto Cappato, a seguito della dichiarazione della Consulta di illegittimità costituzionale dell’art. 580 del Codice penale. In questo modo è stata introdotta la "non punibilità" dell’aiuto al suicidio in alcuni casi specifici. Ma l’associazione non si è fermata. In seguito, Marco Cappato e Mina Welby sono stati assolti per l’aiuto fornito a Davide Trentini con sentenza della Corte di Assise di Massa nel 2020, confermata in appello nel 2021.