Quando cambia l'ora a marzo 2021 e perché l'Italia non ha abolito l'ora legale

Balzo di un'ora delle lancette a fine mese: tutto quello che c'è da sapere

Cambio dell'ora (Archivio)

Cambio dell'ora (Archivio)

Milano, 18 marzo 2021 – Dici ora legale ed è subito primavera. Come di consueto – alla faccia del progetto di pensionarla – con l’arrivo della bella stagione ci lasciamo alle spalle l’ora solare, a favore di quella legale. Nella notte tra sabato 27 marzo e domenica 28 marzo, alle 02:00 in punto le lancette di tutti gli orologi si sposteranno in avanti di un'ora, balzando alle 03:00. Non preoccupatevi per i dispositivi come tablet, cellulari e pc: si aggiorneranno automaticamente. Quella notte si dormirà un’ora in meno ma si godrà di un’ora in più di luce per tutta la bella stagione.

Ora legale: niente abolizione in Italia

Ma l’ora legale non doveva essere abolita proprio nel 2021? Sì, l’Italia ha però scelto di mantenere la tradizione a differenza di molti altri Stati europei. Il nostro Paese ha depositato infatti in sede Ue la richiesta formale di lasciare invariata la situazione, in controtendenza con altri Paesi dell'Unione, a partire dai nostri vicini di casa francesi, che hanno optato per la rottamazione. Ma non subiremo un piccolo fusorario soltanto con i cugini d’oltralpe, bensì anche con Germania, Finlandia, Lituania, Svezia ed Estonia.

Questione di latitudine

Perché, soprattutto i Paesi del Nord Europa, a differenza di quelli più a Sud del continente, sono giunti all’abrogazione dell’ora legale? Questione di latitudine. Le zone baltiche e scandinave, per via della maggiore vicinanza con il Polo Nord, hanno una copertura di luce, nel periodo estivo, molto lunga rispetto alla classica giornata mediterranea. Ciò rende ininfluente quel guadagno di luce che fa invece la differenza in altre aree geografiche. A queste ragioni si aggiunge la teoria che il cambio dell’ora influisca in maniera poco positiva sulla salute. A tal proposito ecco una serie di consigli utili per affrontare al meglio il jet-lag.

La storia

L’ora legale, in Italia, esiste dal 1916, quando eravamo alle prese con la Prima Guerra Mondiale. Da lì il vantaggio di risparmiare grazie ad un uso minor uso di energia elettrica per l’illuminazione. Nel tempo l’ora legale è stata più volte sospesa e di nuovo introdotta. Ritornata definitivamente in vigore nel 1966, (durante un periodo di crisi energetica) fino al 1980 è restata in servizio da maggio a settembre. Dal 1981 la data di introduzione è stata anticipata all’ultima domenica di marzo.

Sull’origine storica dell’ora legale si sono diffuse, nei decenni, svariate leggende metropolitane a partire dall’attribuzione di paternità dell’idea a Benjamin Franklin, dimenticando spesso il contributo “alla causa” dell'entomologo neozelandese George Vernon Hudson.