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Roma, 22 luglio 2021 - Se potesse, anche Daitarn 3 si vaccinerebbe. Il megarobot giapponese era solito sconfiggere i nemici al grido di "Con l’aiuto del sole, vincerò". Ma ormai è chiaro a tutti che il benefico effetto dell’estate non è sufficiente contro il Coronavirus e le sue varianti. L’impennata di casi a cui stiamo assistendo in questi giorni in mezzo mondo parla chiaro: i raggi ultravioletti da soli non bastano. L’anno scorso, più o meno nello stesso periodo, il virus registrava poche centinaia di infezioni quotidiane. Proprio ieri, abbiamo superato la soglia psicologica dei 4mila casi. E secondo tutti gli analisti le cifre continueranno a crescere nelle prossime settimane. Ma c’è una buona notizia: i vaccini funzionano. E anche l’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità lo certifica. Vaccini, lo studio inglese: "Protezione alta contro la variante Delta solo con 2 dosi" Variante Delta, già pronti gli antidoti aggiornati Scuola, Figliuolo punta al 60% degli studenti vaccinati Tra l’11 giugno e l’11 luglio la stragrande maggioranza dei casi lievi diagnosticati in Italia sono stati identificati in soggetti non vaccinati. Su 27.353 infezioni, il 77% ha riguardato over 12 a cui non era stato ancora inoculato alcun siero. Percentuale che sale al 91% se si tiene conto di chi è risultato contagiato pur avendo ricevuto solo una dose o il monodose entro 14 giorni dalla diagnosi, ovvero il tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria completa. Ancora più chiara la situazione per chi ha dovuto ricevere cure ospedaliere: l’80% non era minimamente protetto dal virus. Cifra che tocca l’85%, se si considerano i ricoveri in terapia intensiva, e un drammatico 72% per i decessi. Bollettino sul Coronavirus del 22 luglio "Tra gli over 80, il 36% delle diagnosi di Sars-Cov-2, il 50% delle ospedalizzazioni, l’81% dei ricoveri in terapia intensiva e il 66% ...
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