Qatargate, Kaili scarica il compagno: "Mi ha tradito". E lui: "Colpa mia"

Il legale dell’ex vicepresidente vola da Atene a Bruxelles: la mia cliente è una donna che si sente ingannata. La magistratura belga chiede all’Italia di congelare i conti correnti intestati a Panzeri e alla figlia Silvia

Roma, 22 dicembre 2022 - Un colloquio fiume di quasi cinque ore per preparare la strategia difensiva e provare che "Eva Kaili è innocente". Alla vigilia della sua prima udienza davanti alla camera di consiglio del tribunale di Bruxelles, tutti i riflettori sono puntati sull’ex vicepresidente del Parlamento europeo. E il suo avvocato, Mihalis Dimitrakopoulos, arrivato direttamente dalla Grecia per difenderla, assicura di avere "argomenti legali molto forti" per garantirle la libertà. Argomenti che fanno il paio con le deposizioni del compagno, Francesco Giorgi, che "dopo averla tradita", come accusa il suo legale, cerca di scagionarla addossandosi le colpe e descrivendo agli inquirenti passo a passo la rete di mazzette dell’Euroscandalo che continua a scuotere i palazzi comunitari. I vertici Ue, da Roberta Metsola a Charles Michel, invocano un’azione più forte "per contrastare gli attori maligni" che tramano attraverso la corruzione.

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Eva Kaili, 44 anni, con il compagno Francesco Giorgi, 35 anni: hanno una figlia
Eva Kaili, 44 anni, con il compagno Francesco Giorgi, 35 anni: hanno una figlia

Qatargate, l'avvocato di Eva Kaili chiede il braccialetto elettronico

Atterrato a Bruxelles il legale dei vip del Partenone ha avuto un lungo faccia a faccia con l’ex conduttrice tv greca detenuta ormai da undici giorni nel nuovo carcere di Haren. Giorni durante i quali ha potuto vedere soltanto il padre, al quale è stata affidata la figlia di due anni nata dall’unione con Giorgi. Un colloquio richiesto dalla stessa ex vicepresidente dell’Eurocamera con la motivazione di avere qualcosa di "molto importante" da dire. E quel qualcosa riguarda la sua innocenza e il suo ruolo di madre. I due avvocati greci promettono di "combattere per lei" davanti alla giustizia belga perché Kaili ai loro occhi non è "né una sospetta latitante, né ha la capacità di inquinare le prove": è soltanto una donna che si sente "tradita" dal compagno e "infelice" sapendo che ad attenderla a casa c’è una bambina "orfana".

Prima dell’udienza davanti alla camera di consiglio, prevista in mattinata gli avvocati dovranno comunque visionare le carte della procura. E soprattutto i tre verbali con le dichiarazioni spontanee di Giorgi, considerato dagli inquirenti il factotum dell’anima del gruppo criminale di Antonio Panzeri. Sarebbe stato proprio Giorgi – secondo quanto ricostruito dai media – a raccontare alla polizia federale e poi al giudice istruttore belga Michel Claise che le mazzette del Qatar passavano tramite "l’algerino" dal nome Boudjellal. Per il Marocco invece i soldi arrivavano direttamente in contanti da Abderrahim Atmoun, l’ambasciatore di Rabat in Polonia. Ma Kaili, ha assicurato l’istruttore di vela di Abbiategrasso, pur sapendo dei soldi, "non faceva parte della rete". Per i due avvocati però la politica ellenica è sempre stata all’oscuro di tutto: le ricostruzioni sui giornali italiani, che parlano di una confessione parziale di Kaili, nel giudizio di Dimitrakopoulos "non corrispondono al vero" e la sua assistita non può far altro che "negare tutto".

Qatargate, il Belgio chiede di congelare i conti di Panzeri e della figlia

Intanto la magistratura belga - aiutata da Eurojust - ha chiesto all’Italia di congelare i due conti correnti intestati a Panzeri e alla figlia Silvia, il gruppo dei Socialisti all’Europarlamento ha deciso di sospendere un suo funzionario - a quanto si apprende un consigliere politico non italiano impegnato nella commissione Esteri del Pe - per ‘colpa gravè. E anche la Commissione europea continua a scavare sulle attività dell’ex commissario Dimitris Avrampoulos. Contorni di uno scandalo che, è l’ammissione del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, resta "drammatico e dannoso per la credibilità dell’Ue".

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