Qatar: tra Mondiali e concorso per cammelli, i timori di contagio Mers

In Qatar molte persone partecipano a questi due raduni di massa e c'è un possibile rischio correlato alla diffusione dell'influenza del cammello

Concorso di bellezza per cammelli in Qatar

Concorso di bellezza per cammelli in Qatar

Roma, 15 dicembre 2022 - Al momento non c'è un allarme pandemico sulla Mers, chiamata anche influenza del cammello (perché viene trasmessa dai cammelli all'uomo), ma un gruppo di esperti di diversi centri con sede dall'Arabia Saudita al Portogallo, su 'The Lancet Global Health', fanno sapere che ci potrebbe essere il rischio di un aumento della trasmissione di questo virus. 

Un rischio da non sottovalutare, dicono, in quanto la Mers è un altro tipo di coronavirus, ma conosciuto come 'la sorella cattiva del Covid-19'. Le percentuali di mortalità, infatti, sono più alte (tasso del 34%), nonostante (in base ai dati dell'Oms) la trasmissione uomo-uomo sia rara. 

Fatto sta che questi esperti raccontano di come in Qatar non si stanno disputando solo i Mondiali di calcio, ma sia in corso anche un festival per il concorso di bellezza dei cammelli del Camel Mzayen Club. Si tratta di due maxi eventi, che stanno attirando centinaia di migliaia di persone dal Medio Oriente e da tutto il mondo. Molti partecipano a entrambi questi raduni di massa, interagendo a stretto contatto tra loro e con i cammelli, "creando - scrivono gli autori del commento - condizioni ideali per la trasmissione di agenti patogeni zoonotici associati ai cammelli con potenziale epidemico. Questi agenti patogeni includono il Mers-CoV, altamente letale. I cammelli dromedari in Medio Oriente sono un importante serbatoio di Mers-CoV. Gli esseri umani vengono sporadicamente infettati attraverso il contatto diretto o indiretto con cammelli o latticini di cammello infetti". 

Dunque, in considerazione dell'alto numero di spostamenti in occasione dei Mondiali di calcio, la presenza di un possibile rischio correlato alla diffusione di questo virus va vista "come esigenza di sorveglianza". Alcuni Paesi hanno effettivamente segnalato la necessità che le autorità sanitarie e i medici vengano sensibilizzati sul rischio di Mers nei viaggiatori al rientro dalla Coppa del mondo che si svolge in Qatar.  

Sentito dall'Adnkronos, il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene dell'università Statale di Milano, ha detto che "questa è una zoonosi che vede cammelli e altri mammiferi come possibili capi che si infettano e possono trasmettere anche la malattia all'uomo. È un segnale di attenzione da cogliere. Lo abbiamo capito con Sars-CoV-2 che l'interconnessione di più persone da luoghi diversi può determinare questo rischio".  

Gli scienziati che hanno scritto sulla rivista del gruppo The Lancet spiegano che "sebbene la maggior parte delle infezioni si sia verificata in Medio Oriente, anche 8 Paesi in Europa hanno segnalato infezioni confermate, tutte con collegamenti di viaggio con la penisola arabica. Nel maggio 2022, le autorità del Qatar hanno segnalato all'Oms due persone con Mers, di cui una è deceduta. Entrambi avevano avuto contatti con cammelli e avevano consumato latte di cammello crudo". Elementi che spingono gli esperti a ribadire: "Il rischio che i visitatori del Qatar tornino nei loro Paesi d'origine infettati da Mers-CoV rimane reale".

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