Martedì 23 Aprile 2024

Putin taglia il prezzo del gas ai colossi italiani

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di Elena Comelli

Le compagnie energetiche italiane stanno ricevendo gas russo a "prezzi molto più bassi di quelli di mercato", grazie ai contratti a lunga scadenza con Gazprom. È con questa dichiarazione di affidabilità che il presidente russo Vladimir Putin ha blandito ieri i rappresentanti di 16 grandi imprese italiane, in un incontro che ha fatto infuriare Bruxelles.

L’iniziativa della Camera di Commercio Italia-Russia, presieduta da Vincenzo Trani, e del Comitato italo-russo, presieduto da Marco Tronchetti Provera, ad di Pirelli, era stata immaginata per un contesto diverso, ma si è materializzata nei giorni più delicati di una crisi che potrebbe sfociare nel confronto più duro tra Russia e Occidente dalla fine della guerra fredda. Per questo la Commissione l’ha definita "inopportuna", nel bel mezzo di una crisi in cui Mosca "sta cerca di minare le fondamenta della sicurezza in Ue".

La richiesta dell’incontro risale allo scorso settembre, ma il timing scelto da Putin non è casuale e cade proprio mentre Usa e Ue concordano sanzioni pesantissime in caso di aggressione all’Ucraina, sperando in un effetto deterrente su Mosca. Alla vigilia dell’incontro, fonti diplomatiche avevano sottolineato l’aspetto privato dell’iniziativa, a cui non ha partecipato né l’ambasciatore italiano a Mosca, né alcun rappresentante del governo, che anzi avrebbe chiesto di fermare l’iniziativa. Ma ormai a pochi minuti dall’inizio Dmitrij Peskov, portavoce di Putin, confermava l’evento che il Cremlino descrive come dedicato a discutere "le prospettive di ampliamento dei legami imprenditoriali tra i due Paesi, con particolare attenzione al campo dell’energia, dell’industria, delle finanze e delle tecnologie sostenibili per l’ambiente".

Fra le imprese presenti c’erano Enel, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Generali, Danieli, Barilla e Maire Tecnimont, anche se non ci sono conferme ufficiali. L’Eni, che avrebbe dovuto partecipare con il numero uno Claudio Descalzi, alla fine si è sfilato, così come anche Snam e Saipem. Anche il gruppo Marcegaglia era stato invitato ma aveva già fatto sapere da qualche giorno che l’amministratore delegato Emma Marcegaglia non avrebbe partecipato. Foltissima e ufficiale, invece, la delegazione russa, con Putin affiancato da ben otto ministri titolari di dicasteri chiave.

Lo zar è partito ricordando che "l’Italia è uno dei principali partner economici della Russia". Il terzo per interscambio commerciale in ambito Ue, con un valore totale di oltre 20 miliardi di dollari solo nei primi nove mesi del 2021. Il messaggio cruciale lanciato da Putin è stato, però, quello sul gas, che suona un po’ come una minaccia: i prezzi bassi, ha ricordato, dipendono dal fatto che "le compagnie energetiche italiane continuano a lavorare con Gazprom".